Europa League: Lazio in dieci, lo Sturm Graz la riprende

Pedro Rodriguez festeggia con Immobile il suo gol contro lo Sturm Graz
Pedro Rodriguez festeggia con Immobile il suo gol contro lo Sturm Graz. ANSA/ETTORE FERRARI

ROMA. – Finisce con un 2-2 che saprebbe di beffa se la Lazio non l’avesse ottenuto giocando in 10 tutta la ripresa del match con lo Sturm Graz. Un pari che sommato all’altro del girone F di Europa League (stesso punteggio tra Feyenoord e Midtjylland) lascia tutto invariato, con quattro squadre a 5 punti.

Ma i rimpianti sono tutti per i padroni di casa, che senza l’espulsione per doppio giallo di Lazzari avrebbero avuto le carte in regola per cogliere un successo importantissimo in chiave qualificazione. Pedro su tutti da un lato, dall’altro il danese Boving, entrato nella ripresa e autore di una doppietta.

La Lazio in campo con Immobile al centro del tridente d’attacco, completato da Zaccagni e Pedro. In panchina Felipe Anderson e Milinkovic Savic. L’iniziativa in avvio è dei padroni di casa, lo Sturm si difende con ordine e tiene sotto pressione i biancocelesti fin dalla loro metà campo. Un cross insidioso di Lazzari costringe Siebenhandl alla deviazione con una mano.

L’aggressività dello Sturm innesca frequenti corpo a corpo e il nervosismo sale. Un paio di cartellini gialli esibiti da Stegemann contribuiscono a riportare la calma. A vantaggio della squadra più tecnica. Ed infatti al 29′ Lazio vicina al gol con Immobile, ben servito dal cross basso di Pedro, ma la respinta di Siebenhandl tiene lo 0-0, anche perché Basic poi calcia alto.

La Lazio però ora è stabilmente nell’area avversaria ed al 35′ Pedro centra la traversa. Meriterebbe il vantaggio ed al 41′ Affengruber sgambetta Zaccagni in area. Sul dischetto va Immobile che spiazza il portiere e realizza il 21/o gol in Europa in maglia biancoceleste, uno in più di Simone Inzaghi. La rete riaccende gli animi e nel recupero ne fa le spese Lazzari. Secondo giallo e Lazio in 10 per tutta la ripresa.

Sarri riparte con Marusic al posto di Zaccagni e prepara i suoi ad un secondo tempo di sofferenza. Togliere ritmo agli avversari è un modo per rimediare all’inferiorità numerica, senza però rinunciare ad attaccare. Ma lo Sturm dopo 11 minuti trova il pari. Cataldi perde palla su un passaggio orizzontale, Prass serve Boving che batte Provedel con un tiro a fil di palo.

Sarri rivoluziona la squadra senza snaturarla: dentro Milinkovic Savic, Vecino e Felipe Anderson; fuori Basic, Cataldi e Luis Alberto. Lo Sturm sa che il momento è favorevole e Boving ci riprova da pochi metri, Provedel devia in angolo. Immobile lotta da solo contro il pressing austriaco.

Nel momento di maggio difficoltà, al 26′ un lampo di Pedro riporta avanti la Lazio dopo l’uno-due con Felipe Anderson: destro angolato, Siebenhandl non ci arriva. Tocca allo Sturm provare l’arma del triplo cambio, ma è ancora Immobile a concludere a rete, innescato dall’ennesima sgroppata di Pedro che sembra avere quattro polmoni. Ciro, stanchissimo, esce per lasciar posto a Cancellieri.

La Lazio sembra in controllo, ma al 38′ Boving, classe 2003, concede il bis. Servito da Horvat, si accentra e, questa volta di sinistro, firma il 2-2. Lazio commovente per capacità di sacrificio, ma non basta a cogliere i tre punti.

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