Champions: brava Inter, impone il pari al Barça e vede gli ottavi

Lautaro Martinez (in lotta con Gerard Piques ul terreno del Nou Camp a Barcellona..
Lautaro Martinez (in lotta con Gerard Piques ul terreno del Camp Nou a Barcellona.. EPA/Alejandro Garcia

MILANO. – L’Inter sfiora l’impresa contro il Barcellona in un Camp Nou inferocito, ma strappa alla fine un punto fondamentale nella corsa verso gli ottavi di Champions League: a Lautaro e compagni basterà battere il Viktoria Plzen a San Siro per passare alla fase ad eliminazione diretta.

In Catalogna finisce 3-3, con i nerazzurri di Simone Inzaghi che a lungo accarezzano il sogno di conquistare la vittoria, con un secondo tempo di intelligenza e tenacia in cui vanno avanti due volte, rimontando l’iniziale vantaggio di Dembelé nel primo tempo. Alla fine è il solito Lewandowski a tenere in piedi i blaugrana, con il gol del 2-2 prima e del 3-3 poi a regalare ancora un briciolo di speranza agli uomini di Xavi. Ma il match-point è sulla racchetta dell’Inter, che ora non potrà sprecarlo nella sfida contro i cechi al Meazza.

Il Barcellona parte alla carica, sulla spinta degli oltre 92 mila del Camp Nou. La prima occasione è catalana, con un colpo di testa di Lewandowski su calcio d’angolo salvato sulla riga da Mkhitaryan appostato sul palo. L’Inter prova a farsi vedere con coraggio, sprecando però un paio di potenziali opportunità offensive, mentre i catalani collezionano corner.

Ma è Dzeko a sfiorare il vantaggio: il suo tocco sottoporta su punizione di Calhanoglu centra però in pieno la traversa, con De Vrij che sulla ribattuta non riesce a ribadire in porta. Ci provano poi Mkhitaryan da una parte e Dembelè dall’altra, senza impegnare troppo i portieri, mentre Dumfries spreca un clamoroso contropiede calciando addosso a Ter Stegen.

I blaugrana, scampati i principali pericoli, alzano il ritmo, mettendo l’Inter all’angolo. Le prime avvisaglie pericolose per i nerazzurri arrivano con Raphinha, che calcia a lato col mancino su cross di Lewandowski, e poi con Pedri su cui è bravo Onana in uscita a chiudere. Ma è questione di minuti, perché Sergi Roberto trova Dembelé che, da due passi, porta avanti i padroni di casa. E i catalani non si fermano, tanto che Raphinha sfiora subito il raddoppio con un tocco morbido di poco a lato.

La ripresa si apre con lo stesso copione, Barcellona all’attacco con aggressività e Inter chiusa in difesa in attesa di una buona occasione per colpire. E l’opportunità arriva subito, perché Bastoni con un gran lancio pesca solo in area Barella, che stoppa con la coscia e batte Ter Stegen trovando il pareggio.

I nerazzurri non si fermano, creano altre occasioni. E il vantaggio interista è nell’aria e ci pensa Lautaro Martinez, che si sblocca (non segnava dal 30 agosto scorso) con un destro secco su assist di Calhanoglu che non lascia scampo a Ter Stegen, zittendo i 92mila del Camp Nou. Il Barcellona, spalle al muro, prova però a reagire. Lewandowski prova a suonare la carica, prima segnando (ma in fuorigioco) e poi impegnando Onana con il destro.

Pericoli che portano Inzaghi alla scelta di coprirsi, schierando i suoi con un 5-4-1 lasciando Lautaro come unica punta. I nerazzurri, però, si schiacciano troppo nella propria area e i blaugrana ne approfittano, con una conclusione di Lewandowski deviata da Bastoni che spiazza Onana e riporta in parità la sfida.

Nel finale, però, succede di tutto. Mentre il Barça è impegnato solo ad attaccare, Gosens in contropiede riporta avanti l’Inter a un minuto dalla fine. Tre punti in tasca per Inzaghi? No, perché nel recupero è ancora il solito Lewandowski a trovare di testa il gol del definitivo 3-3. Definitivo solo perché Asllani, all’ultimo istante, spreca malamente la palla per il nuovo vantaggio nerazzurro calciando addosso a Ter Stegen. Ma Lautaro e compagni ora vedono comunque gli ottavi a portata di mano. Non è poco.

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