Senza giudici e con un ritardo inatteso: torna la parata della festa nazionale

© Casa de S.M. el Rey. Cortesia della Casa Real
© Casa de S.M. el Rey. Cortesia della Casa Real

MADRID — Senza diversi alti esponenti della giustizia. E con il premier Pedro Sánchez arrivato leggermente dopo i reali, al contrario di quando indicato dal protocollo abituale. La Spagna celebra la propria festa nazionale, occasione in cui, dopo gli anni segnati dalle restrizioni per la pandemia, la tradizionale parata militare di Madrid è tornata a pieno regime: presieduta da Felipe VI, la cerimonia ha coinvolto circa 4.000 esponenti di forze armate e altri corpi dello Stato. Dal pubblico, come già successo in passato, sono piovuti fischi e insulti rivolti al primo ministro socialista.

Uno dei momenti più sottolineati da diversi media è proprio l’inizio della parata di quest’anno, previsto alle 11 del mattina nel Paseo de la Castellana di Madrid: i reali Felipe e Letizia e la principessa Sofía, già sul posto in auto, sono stati fatti rimanere a bordo del mezzo per alcuni istanti in quanto il primo ministro, che da protocollo è incaricato di riceverli, non era ancora arrivato. Sceso dal veicolo ufficiale con il quale era arrivato, Sánchez è stato accolto da sonori improperi.

In seguito, ha preso il via la cerimonia vero e propria, tornata alla normalità pre-virus, con tutte le sequenze abituali: dalla performance de paracadutisti acrobatici all’atto di omaggio ai caduti, dai voli dimostrativi di caccia alla sfilata di unità e mezzi terrestri.

Altro aspetto messo in evidenza dalle cronache è stata l’assenza di molti rappresentanti del potere giudiziario: una circostanza che rende manifesta la situazione di anomalia istituzionale in corso in questo ambito, dopo le recenti dimissioni del presidente Consiglio superiore della magistratura, Carlos Lesmes, giustificate in particolare dal mancato rinnovo di questo ordine da parte del Parlamento.

A detta di media come Rtve o Efe, questo argomento è stato trattato anche nel corso del successivo ricevimento organizzato presso il Palazzo reale di Madrid. Conversando informalmente con giornalisti, il leader dell’opposizione Alberto Feijóo ha chiesto un impegno per iscritto da parte del governo a riformare il metodo di scelta dei membi del Csm dopo il rinnovo, condizione a cui Sánchez si è detto non favorevole.

“Sono partito quando mi è stato indicato”, ha poi affermato rispetto all’arrivo in leggero ritardo alla parata del mattino.

Nel frattempo, celebrazioni del 12 ottobre si sono tenute anche a Barcellona: Cataluña Suma por España, un’associazione che indica come proprio obiettivo difendere “l’unità della Spagna”, ha organizzato un corteo a cui hanno partecipato almeno 2.200 persone, secondo la polizia locale della città. Alla manifestazione hanno aderito i partiti del centro-destra, Partito Popolare, Vox e Ciudadanos, ma non il Partito Socialista, riporta Tv3.

La festa nazionale spagnola è stata istituita nel giorno in cui si commemora il primo approdo di Cristoforo Colombo in terra americana, nel 1492, come celebrazione dell’inizio di “un periodo di proiezione linguistica e culturale oltre i limiti europei” del Paese.

Redazione Madrid

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