Realizzato in Spagna il primo trapianto multiviscerale in asistolia

Cortesia della Comunidad de Madrid
Cortesia della Comunidad de Madrid

MADRID — Quando aveva solo un mese di vita, le condizioni di salute di Emma sembravano disperate. Alla bimba era stato infatti diagnosticata una grave insufficienza intestinale, un problema difficilmente risolvibile se non con un complesso trapianto. Ma un progetto medico senza precedenti, portato avanti dall’ospedale pubblico La Paz di Madrid, ha permesso di sovvertire completamente la situazione: all’età di 13 mesi, la piccola è diventata la prima ricevente di organo intestinale da un donatore in asistolia controllata, ovvero da una persona a cui è stata diagnosticata la morte per cessazione irreversibile delle funzioni cardio-respiratorie.

Come spiegato oggi dai medici che hanno seguito il caso, una delle difficoltà principali consisteva nel fatto che, sinora, non era ancora mai stata dimostrata l’efficacia di un trapianto intestinale — o per essere più precisi, “multiviscerale”, in quanto riguarda più organi — in tali condizioni. Per superare questo ostacolo, l’ospedale La Paz ha sviluppato un progetto di ricerca durato tre anni.

Gli studi ed esperimenti realizzati hanno portato i loro frutti, permettendo di concentrarsi sull’intervento clinico vero e proprio, rivelatosi “un successo”, secondo un comunicato della Comunità di Madrid. “Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione di un team multidisciplinare composto da professionisti di vari servizi ospedalieri”, aggiunge la nota. Attualmente, la piccola Emma si trova “in perfette condizioni” insieme ai suoi genitori.

La storia di Emma è stata raccontata oggi in un evento all’ospedale La Paz, come documentato dalla televisione pubblica spagnola e altri media. “Voglio ringraziare la famiglia donante”, ha affermato commosso Daniel, il padre della piccola.

La Spagna da anni leader mondiale in trapianti, somma così un nuovo grande successo in questo campo medico, secondo la presidente dell’Organizzazione Nazionale dei Trapianti Beatriz Domínguez Gil. “Senza dubbio, si tratta di un risultato storico su scala nazionale e mondiale”, ha dichiarato alla radio Cadena Ser. Il trapianto ad Emma è stato finanziato dalla Fondazione Mutua Madrileña.

Redazione Madrid

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