La mobilità condivisa cresce, è boom del monopattino

Monopattini elettrici parcheggiati nelle vie del centro di Milano, 13 ottobre 2020
Monopattini elettrici parcheggiati nelle vie del centro di Milano, 13 ottobre 2020. ANSA/Mourad Balti Touati

ROMA. – Schiere di coloratissimi monopattini parcheggiati sui marciapiedi. Orde di silenziosi scooter elettici che sfrecciano nel traffico. Bici dal design accattivante afferrate al volo per andare al lavoro. Il paesaggio delle città italiane è cambiato, e non è solo una percezione. A testimoniare la mutazione in atto c’è un dato su tutti: nel 2021 i viaggi con le piattaforme di mobilità condivisa sono saliti del 61% rispetto al 2020 e del 25% rispetto al 2019. Nell’anno passato, gli spostamenti in sharing sono stati circa 35 milioni.

É quanto emerge dal Rapporto sulla sharing mobility, presentato alla Conferenza nazionale “Lesscars: drive the (r)evolution”. La fotografia è quella di un settore che non solo riprende la tendenza di crescita del pre-pandemia, ma addirittura la supera con importanti novità. Ad esempio, oggi l’83% degli spostamenti avviene su un mezzo di micromobilità: bici, scooter o monopattino. Ed è proprio quest’ultimo a far registrare un boom.

La metà dei noleggi viaggia sulle due piccole ruote del nuovo “re” della strada. Il monopattino detiene il record, ma gli italiani scelgono di buon grado tutti quei veicoli leggeri che consentono di evitare ingorghi e muoversi in modo intelligente e “green”. Il rapporto sottolinea, infatti, che il 94,5 % delle flotte in condivisione è a emissioni zero. Non solo ambiente ed efficienza, ma anche portafoglio.

Per Massimo Ciuffini, coordinatore dell’Osservatorio nazionale Sharing mobility, se cresce la mobilità condivisa aumentano anche le possibilità di risparmio per le famiglie. “Il cittadino che usa più spesso la propria bicicletta, il trasporto pubblico e, all’occorrenza, una combinazione di servizi di sharing mobility, può ottenere un risparmio annuo fino a 3.800 euro rispetto alla scelta di utilizzare abitualmente la propria auto”.

A proposito di automobili, l’unico settore a registrare il segno meno è proprio quello del carsharing, ma anche qui ci sono rivoluzioni in corso: le auto elettriche sono in aumento (+12%) e vengono scelte per periodi sempre più lunghi. L’Osservatorio annuncia poi dati ancora migliori per il 2022. Nei primi sei mesi di quest’anno, l’insieme dei noleggi di sharing mobility cresce dell’83% a Roma e del 113% a Milano. Il capoluogo lombardo è la prima città europea in termini di veicoli in condivisione per abitante e domina anche la classifica italiana.

Seguono Roma, Torino, Firenze, Palermo, Napoli, Verona, Bologna, Rimini e Bari. Il nord batte il sud e le uniche regioni che a fine 2021 non hanno servizi significativi, sono l’Umbria, il Molise e la Basilicata. La distribuzione territoriale mostra ancora disparità, ma il bilancio del settore è molto positivo: il fatturato è di 130 milioni, con 52 punti percentuali in più rispetto al 2020.

(di Luca Ferrero/ANSA)