Ganna straccia il record dell’ora, l’azzurro nella storia

Filippo Ganna batte il record dell'ora sul circuito del Velodrome Suisse in Grenchen
Filippo Ganna batte il record dell'ora sul circuito del Velodrome Suisse in Grenchen. EPA/MARCEL BIERI

ROMA. – Filippo Ganna polverizza il record dell’ora ed entra nella storia del ciclismo mondiale. Mai nessuno era riuscito a coprire la distanza di 56.792 km, che il campione di Verbania ha coperto in 60 minuti al velodromo di Grenchen, in Svizzera, riportando in Italia un primato che Francesco Moser fece suo nel 1984.

E’ così durato meno di due mesi il record di 55,548 chilometri, realizzato quasi per caso dopo Ferragosto dal 31enne ingegnere britannico Dan Bigham, in un test preparatorio per l’assalto dell’italiano. Campione iridato nella prova su strada a cronometro nel 2020 e 2021, quadruplo campione del mondo nell’inseguimento individuale e olimpionico a squadre, Ganna è diventato un’icona delle sfide contro il tempo e non poteva mancare questo appuntamento.

A caldo, però, l’azzurro ha fatto capire che è pronto a riprovarci “magari in un altro momento della stagione, non nel finale”, per sfondare il tetto dei 57 km. “Al 55/o minuto è arrivato il ‘cut off’, non ne avevo più – ha spiegato il verbanese, appena liberato dall’abbraccio dei compagni di nazionale e dei tecnici che lo hanno portato in trionfo – le gambe soffrivano tantissimo e non sono riuscito ad arrivare a 57 chilometri. Comunque ho raggiunto lo stesso un obiettivo incredibile, per me e tutto lo staff. Mi sarebbe bastato battere il record di Bingham anche solo di un metro, ma il risultato è oltre ogni aspettativa, proprio non è male”, ha concluso non senza una punta di commozione prima di ringraziare chi l’ha sostenuto in pista e in tutti i lunghi mesi di preparazione dell’assalto al record.

Il campione della Ineos e il suo team non avevano trascurato nulla, studiando anche una mise speciale nera, con lo sponsor in primo piano ma anche con una banda orizzontale verde, bianca e rossa. Tricolore ribadito sul casco, che per 60 minuti ha tagliato l’aria forse con più fatica della bici, una spaziale Pinarello ‘Bolide F HR 3D’, velocissima, rigida e con l’aerodinamica ispirata al corpo delle megattere. Un modello unico, realizzato in stampa 3d con materiali aeronautici sulle misure del colosso italiano, che sui pedali ha espresso una potenza mai vista.

Il tentativo di Ganna ha rispettato il piano, con una partenza non a tutta per poi assestarsi sui 15,2-15,3 secondi al giro, che ha mantenuto quasi fino alla fine, lottando metro dopo metro con un rapporto 65×14 che ne sviluppa 9,89 per pedalata.

Oltre a Bigham, Ganna, che ha già ricevuto i complimenti del sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali e del presidente della Federciclismo Cordiano Dagnoni, ha anche fatto meglio di Chris Boardman, che nel 1996 a Manchester coprì 56,375 km, primato poi tramutato in base ai nuovi regolamenti Uci ‘la miglior prestazione umana sull’ora’.

Il ciclismo italiano e i suoi tifosi, che ultimamente non hanno tante occasioni per gioire specie nel settore maschile su strada, possono finalmente godersi un momento di trionfo e proprio nel giorno dell’addio di un grande come Vincenzo Nibali, che poche ore prima del record ha chiuso la carriera tagliando a Como il traguardo del Lombardia.