Spagna e Germania rafforzano la partnership su Difesa ed energia

Sánchez-Scholz - Pool Moncloa / Borja Puig de la Bellacasa, Fernando Calvo

MADRID — Più collaborazione, perché il momento lo richiede. Madrid e Berlino sono pronte a “intensificare la cooperazione” reciproca in materie cruciali come Difesa, energia e clima, mentre aumentano le preoccupazioni comuni per gli sviluppi della guerra in Ucraina. L’occasione per sancire tale ulteriore avvicinamento è arrivata con il primo vertice bilaterale tra i due Paesi dopo nove anni, tenutosi a La Coruña (Galizia). “Quando Spagna e Germania si tengono per mano, c’è un grande potenziale per sbloccare accordi”, ha dichiarato il premier spagnolo.

Nel corso del meeting, che ha coinvolto non solo i due capi di governo, Pedro Sánchez e Olaf Scholz, bensì anche diversi ministeri di entrabi gli esecutivi, è stata stilata e siglata una dichiarazione congiunta. Nel documento, si parla di aumentare la collaborazione reciproca, ad esempio, in quanto ad “armamenti”, “industria difensiva” e “progetti nell’ambito della sicurezza”. Una partnership — facilitata anche dal fatto che entrambi i governi sono social-democratici — da sviluppare maggiormente sia in senso bilaterale, sia in ambito Nato, si aggiunge.

Un altro aspetto su cui i due governo si dichiarano da tempo allineati è il fatto di sostenere la necessità di maggiori “interconnessioni” energetiche in Europa, un modo per diversificare le forniture e contribuire ad abbassare i costi, una delle priorità europee. “Ce ne servono di più. Alcune che potrebbero non apparire convenienti ora, potrebbero diventarlo da un momento all’altro”, ha detto in conferenza stampa Scholz. Ribadendo un argomento su cui batte spesso il ferro anche Sánchez.

In questo senso, Madrid e Berlino continuano a non darsi per vinti sulla possibilità di portare a compimento il progetto del MidCat, ovvero un nuovo gasdotto pirenaico, su cui però Parigi si dichiara fredda. “Non abbiamo l’impressione che questo progetto sia stato scartato”, ha detto Scholz, mostrandosi comunque possibilista.

Da parte sua, Sánchez ha manifestato “l’empatia” della Spagna con la Germania, più direttamente colpita dalle conseguenze della guerra in Ucraina, e il “rispetto per la decisione di Berlino di adottare un piano da 200 miliardi di euro anti caro-energia. Allo stesso tempo, ha chiesto di ricordare la necessità di prendere “decisioni che rafforzino il mercato unico”, e quindi di coadiuvare “risposte nazionali” con “una risposta europea”.

In quanto all’avanzata di movimenti politici di estrema destra in diverse zone d’Europa, sottolinea El País, entrambi i leader social-democratici hanno sottolineato la necessità di sostenere con salari degni la “classe media e dei lavoratori”.

Redazione Madrid

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