Card. Zuppi: assurdo sia diventato normale parlare di nucleare

CITTÀ DEL VATICANO, 05 OTT – La situazione determinata dalla guerra in Ucraina è “molto preoccupante”, “per certi versi si omologa il parlare di conflitto nucleare, una cosa che invece dovrebbe terrorizzarci per il passo indietro che rappresenta. Questo ci deve preoccupare, qualcuno dice che l’unico che parla di pace è papa Francesco, speriamo che lo faccia anche qualcun altro e soprattutto che si agisca”. Lo dice, intervistato dal programma radiofonico “Forrest”, il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi.

“Spero che papa Francesco sia ascoltato – aggiunge -, è fuori discussione che il suo unico interesse sia interrompere la logica della guerra, questo a volte è incompreso, pensiamo a Benedetto XV quando parlò della guerra come “inutile strage”, quando lo disse fu preso a calci, tutti si sentirono traditi, come non difendi noi? Ma aveva ragione lui. Chi parla di pace può sembrare che non capisca le ragioni della guerra – continua Zuppi -, invece proprio perchè le capisce è contro”.

Alla domanda su quanto sia preoccupato dell’escalation militare e del pericolo nucleare, il presidente della Cei risponde: “Sono molto preoccupato, certo ho anche speranza ma è preoccupante anche il fatto che sia diventata una cosa normale parlare di nuovo di conflitto nucleare”. Infine, rispondendo ad alcune domande dei radioascoltatori, Zuppi si è detto favorevole alla costruzione di una moschea a Bologna, città di cui è vescovo: “Certo servono garanzie ma è nella Costituzione che ci siano luoghi dove professare il culto per tutte le religioni e questo vale anche per l’Islam”. (ANSA).

 

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