ROMA, 04 OTT – I rincari della spesa costeranno alle famiglie italiane 650 euro in più per imbandire la tavola durante l’anno a causa dell’esplosivo aumento dei costi energetici, trainato dalle bollette del gas. E’ quanto stima la Coldiretti, sulla base dei dati Istat sull’inflazione a settembre, che evidenziano un aumento dell’ 11,5% per i beni alimentari. In cima alla classifica dei rincari con un +60,5%, secondo la Coldiretti, ci sono gli oli di semi, soprattutto quello di girasole, che risente della guerra in Ucraina, seguono il burro (+38,1%), la margarina (+26,5%), il riso (+26,4%), spinto anche dal crollo della produzione nazionale a causa della siccità, e il latte uht (+24,5%), davanti a farina (+24,2%) e pasta (+21,6%) con forti e ingiustificati cali dei compensi riconosciuti agli agricoltori.
Ma a crescere 18,4% e del 18,2% sono anche lo zucchero e i gelati, con la verdura fresca che chiude la top ten degli aumenti a +16,7%. Se i prezzi per le famiglie corrono, l’aumento dei costi colpisce duramente tutta la filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio. A spingere i rincari è anche l’aumento della dipendenza alimentare dall’estero e quindi le importazioni dal grano, al mais, aprendo la strada anche al rischio di un pericoloso abbassamento degli standard di qualità e di sicurezza. (ANSA).