Inzaghi e la crisi Inter: “Col club stessa rotta”

L'allenatore dell'Inter, Simone Inzaghi.
L'allenatore dell'Inter, Simone Inzaghi.

MILANO.  – Uscire dalla crisi e rilanciarsi nella corsa agli ottavi di Champions League. È questo l’obiettivo dell’Inter, che domani accoglierà il Barcellona a San Siro nel primo di due scontri diretti decisivi in chiave passaggio del turno. E Simone Inzaghi punta a togliersi anche qualche sassolino dalle scarpe, dopo le critiche degli ultimi giorni.

A partire dal tema Dybala, visto che, secondo alcune ricostruzioni, sarebbe stato proprio il tecnico a dire no all’arrivo dell’argentino l’ultima estate. “La scelta di non prendere Dybala è stata mia? Io ho una società e una proprietà con cui si va in una sola direzione. Si lavora così da un anno e mezzo con un confronto quotidiano. Su Lukaku e Dybala si è fatta una scelta assieme”, ha spiegato il tecnico nella conferenza stampa della vigilia.

“Cosa serve per ripartire? Da questo momento se ne esce con vittorie e risultati. Domani è una grande opportunità, incontriamo una squadra fortissima, una delle migliori in Europa. Se ne esce con le vittorie, avremmo potuto cominciare sabato, ma il risultato non ci ha dato ragione”.

Una situazione complicata, che ha rimesso in bilico la panchina di Inzaghi. “Noi allenatori dipendiamo dai risultati, se non arrivano l’allenatore è il primo in discussione. Ci sono abituato – ha aggiunto -. Da tutti penso ci si debba aspettare di più. È un momento non semplice, individuare un giocatore o l’altro è sbagliato. Anche dal sottoscritto è lecito aspettarsi di più”.

Non sarà facile, però, perché domani al Meazza arriva il Barcellona di Lewandowski. “Il Barcellona è fortissimo, è una delle squadre che fa il miglior calcio in Europa. Sappiamo che importanza ha la partita, la classifica è aperta. Il girone è proibitivo ma siamo l’Inter e cercheremo di giocarcela con tutte le nostre forze”, il commento di Inzaghi.

Anche se resta il rischio di non avere a disposizione Lautaro Martinez, alle prese con un affaticamento dopo la gara con la Roma. “Lautaro stamattina ha fatto un esame e non è stato evidenziato nulla. Ha chiuso la gara affaticato, farà un allenamento parziale. Devo parlare coi medici e vedremo le sue condizioni. Non ci saranno Brozovic e Lukaku, sono da valutare Lautaro e Gagliardini”.

Se Lautaro non dovesse farcela, ad Inzaghi rimarranno solo Correa e Dzeko in attacco. E sul tema portiere, il técnico interista ha spiegato: “Scelta definitiva tra Onana o Handanovic? Valuterò di partita in partita, domani ci sarà Onana”.

Servirà, così, una reazione dei nerazzurri, a partire dai giocatori in campo. “È vero che è un momento difficile: dobbiamo prenderci le nostre responsabilità e siamo i primi a dover dare di più”, le parole di Matteo Darmian in conferenza stampa. “In queste situazioni c’è poco da parlare, siamo consapevoli del momento e dobbiamo far sì che non ci siano più certi errori.

Lukaku? Sappiamo quanto possa essere importante per noi, però abbiamo giocatori fortissimi in attacco e la sua assenza non deve essere un alibi: lui non c’è e tutti noi dobbiamo essere bravi a sopperire alla sua mancanza”, ha concluso il difensore interista.

(di Matteo Spaziante/ANSA).

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