Coronavirus Italia: impennata tra bambini con l’apertura delle scuole

Il primo Junior Open day del Lazio per le vaccinazioni deai ragazzi da 12 a 16 anni, organizzato a Rieti il 6 giugno 2021.
Il primo Junior Open day del Lazio per le vaccinazioni deai ragazzi da 12 a 16 anni, organizzato a Rieti il 6 giugno 2021. (ANSA)

ROMA. – Il virus SarsCoV2 ha ricominciato a colpire i bambini e con la riaperture delle scuole i contagi hanno fatto segnare un’impennata, toccando il 14,9%, ma proprio questa fascia di età registra una copertura vaccinale anti-Covid tra le più basse: è vaccinato solo il 38,5% dei bimbi tra 5 e 11 anni, un dato che preoccupa fortemente i pediatri che chiedono un forte rilancio della campagna vaccinale e invitano anche a rivalutare la misura delle mascherine nelle scuole.

Al 28 settembre, secondo gli ultimi dati della Fondazione Gimbe, sono 6,81 milioni gli italiani di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino. In particolare, nella fascia 5-11 anni, sempre al 28 settembre, sono state somministrate 2.601.475 dosi, con un tasso di copertura nazionale al 38,5%. Rispetto alla copertura vaccinale in questa fascia, Gimbe rileva “nette differenze regionali”: si va infatti dal 21,1% di copertura registrato nella Provincia Autonoma di Bolzano al 53,9% della Puglia.

Numeri giudicati insufficienti e rischiosi dalla presidente della Società italiana di pediatria (Sip), Annamaria Staiano. Bisogna “intensificare la campagna vaccinale per la fascia pediatrica perchè la copertura finora raggiunta resta molto bassa. Attualmente – spiega Staiano all’ANSA – sono autorizzati i booster, ovvero i richiami di terza dose, solo per i bambini dai 12 anni in su, ma anche fra i 5 e gli 11 anni la copertura vaccinale è molto bassa. Ci auguriamo quindi una ripresa della campagna vaccinale in attesa che ci sia al più presto anche l’approvazione dell’Agenzia europea dei medicinali per i vaccini per la fascia 6 mesi-5 anni”.

L’aumento dei contagi in età scolare di questi ultimi giorni “dimostra infatti, ancora una volta – avverte – come i bambini rappresentino un serbatoio per il virus e possano sviluppare l’infezione e anche trasmetterla”. Al futuro ministro della Salute, ribadisce la presidente dei pediatri, “chiediamo una decisa intensificazione delle campagne vaccinali ed un essere vigili affinché le immunizzazioni vengano rilanciate in tutte le fasce d’età. Nell’ultimo periodo, con il miglioramento dell’andamento della pandemia, c’è stata una disattenzione; al contrario, è necessario mantenere ancora alto il livello di allerta e puntare ad una vaccinazione massiva anche a livello pediatrico”.

Rispetto poi alle mascherine, “certamente giocano un ruolo importante nel limitare il contagio. Al di sotto dei 5 anni la mascherina non è mai stata prevista, ma con la ripresa delle infezioni nella fascia in età scolare – afferma Staiano – attendiamo delle indicazioni in merito all’utilizzo dei dispositivi di protezione e penso che la misura delle mascherine a scuola, ora abolita, dovrebbe essere rivalutata, anche se la vaccinazione resta l’arma più sicura per combattere la diffusione del virus”.

Intanto, l’ultimo monitoraggio Iss-ministero della Salute conferma che gli indici pandemici sono in crescita, dall’incidenza che ha ormai raggiunto i 325 casi per 100mila abitanti, all’Rt che ha toccato di nuovo la soglia epidemica dell’unità. Sostanzialmente in linea i numeri giornalieri della pandemia, pur con le consuete fluttuazioni del fine settimana legate al minor numero di tamponi effettuato: sono 28.509 i nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore (ieri 33.876 ), secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono invece in diminuzione: 20 rispetto alle 38 di ieri. Il tasso di positività è al 19,3% (ieri al 18,7%). I tamponi molecolari e antigenici effettuati sono 147.359 rispetto ai 180.241 del giorno precedente.

Rispetto all’occupazione dei reparti ospedalieri, sono 133 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (ieri 138), mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono 4.292 (ieri 4.181), ovvero 111 in più. In questo quadro, la Fondazione Gimbe ritiene “indispensabile che il nuovo Esecutivo ribadisca in in modo netto le raccomandazioni dell’Oms Europa: effettuare con priorità massima il secondo richiamo ad anziani e fragili; completare il ciclo vaccinale con la terza dose alla popolazione generale e utilizzare responsabilmente la mascherina nei luoghi al chiuso affollati e/o poco aerati”.

(di Manuela Correra/ANSA)

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