Dal G20 al vertice Ue, l’esordio estero di Meloni

Giorgia Meloni nel quartier generale di Fratelli d'Italia festeggia i risultati delle votazioni, 26 Settembre 2022.
Giorgia Meloni nel quartier generale di Fratelli d'Italia festeggia i risultati delle votazioni, 26 Settembre 2022. ANSA/ETTORE FERRARI

ROMA. – Non sarà facile il debutto internazionale di Giorgia Meloni se, come tutto lascia supporre, sarà la prossima premier italiana. Dalle cancellerie europee così come dalla Casa Bianca e in Europa, è già trapelato l’interesse, che in alcuni casi ha il sapore di un vero e proprio test, a conoscere la leader di Fratelli d’Italia, che proprio in vista del suo successo elettorale ha già proclamato in più occasioni la sua linea atlantista e la contrarietà alla guerra scatenata da Vladimir Putin contro l’Ucraina.

Il primo banco di prova dopo l’insediamento potrebbe essere il G20 che si svolgerà il 15 e 16 novembre in Indonesia: se le consultazioni per la formazione del governo e il giuramento avverranno in tempi brevi, spetterà a Meloni rappresentare l’Italia nel vertice dei 20 Paesi più industrializzati.

Un G20 che sarà condizionato dalla guerra in Ucraina, tra l’annunciato intervento video del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la presenza – ancora non si sa se di persona o da remoto – di Vladimir Putin. A latere del G20 la neopremier potrebbe avere il primo bilaterale con il presidente Usa Joe Biden dopo che uno dei fedelissimi della leader FdI, Adolfo Urso, è stato a Washington a garantire la linea filo-Nato e filo-Usa del partito.

Un’altra missione importante, annunciata da fonti di FdI prima del voto ma non ancora ufficiale, sarebbe un viaggio a Londra per incontrare i vertici della City e rassicurare investitori e banche d’affari sul futuro dell’Italia. A cominciare dalla tenuta dei conti pubblici. Se infatti la Lega preme per un maxi-scostamento di bilancio, in un’intervista alla Reuters a fine agosto Meloni aveva rassicurato che i conti pubblici, con FdI alla guida di Palazzo Chigi, “non corrono alcun rischio”, e che la prossima legge di bilancio rispetterà ogni parametro richiesto.

Il vertice Ue del prossimo 15-16 dicembre sarà invece l’occasione per l’esordio europeo della neopresidente del Consiglio, accusata dai detrattori di euroscetticismo. Gli alleati europei di FdI sono il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, che siede nello stesso gruppo dei Conservatori riformisti, e il premier ungherese Viktor Orbán, non a caso i primi leader internazionali a congratularsi con la coalizione di centrodestra per aver vinto le elezioni.

Nell’ultimo periodo Meloni ha però tracciato la linea di confine: l’Italia difenderà i suoi interessi nazionali “come fanno già la Francia e la Germania”, ma nessuno vuole “fare follie, distruggere o lasciare l’Europa”.

(di Cristina Ferrulli/ANSA)