Ocse, nel 2023 il Pil spagnolo crescerà meno del previsto

MADRID — Il prezzo della guerra. Anche la Spagna, come molti Paesi nel mondo, sentiranno ulteriormente sulla propria pelle l’impatto economico dovuto all’invasione della Russia in Ucraina, secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Ma il colpo non cancellerà del tutto la crescita del Pil nel 2023, sostiene l’ultima previsione disponibile: pur riducendosi di 0,7 punti rispetto al precedente pronostico, l’incremento sarà comunque dell’1,5%, il più elevato tra i grandi dell’eurozona. 

Nel precedente report, pubblicato a giugno, l’Ocse aveva previsto per la Spagna una crescita del 4,1% nel 2022 e del 2,2% nel 2023. Dati ora modificati per entrambi i cicli solari, passando al 4,4% per quest’anno e all’1,5% per il prossimo. 

E infatti, se, come appena confermato anche dall’istituto Nazionale di Statistica nei suoi dati trimestrali, nell’anno in corso il ritmo economico spagnolo è apparso sinora più solido di quanto rilevato in un primo momento, pare sempre più probabile che nel prossimo potrebbero esserci più complicazioni. 

La possibile tendenza non riguarda solo la Spagna. Per la Germania, ad esempio, l’Ocse prevede già l’entrata in una fase di recessione (-0,7%), come probabile effetto della crisi energetica globale. E sono molte, sottolinea l’Ansa, le economie che affrontano un probabile rallentamento (compresa l’Italia, il cui Pil dovrebbe crescere nel 2023 solo dello 0,4%, e non dell’1,2%. La crescita prevista per la Francia è dello 0,6%.

Anche per quanto riguarda l’inflazione, i dati sulla Spagna sono stati ritoccati. Quest’anno si dovrebbe chiudere al 9,1%, mentre il prossimo al 5%: a giugno, si prevedeva l’8,1% e il 4,8%, rispettivamente.

In quanto alle letture politiche, la versione cambia sensibilmente a seconda di chi si esprime: mentre il governo spesso rivendica la “solidità” dell’economia spagnola nonostante le difficoltà, l’opposizione denuncia una situazione “insostenibile” per l’alta inflazione, chiedendo ulteriori interventi per ridurre la pressione fiscale sulle famiglie.

Redazione Madrid

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