Nuotatrice quindicenne accusa trainer, violentata in hotel

TRIESTE. – E’ la parola di una quindicenne contro quella del suo allenatore, che di anni ne ha 26, entrambi friulani. Lei sostiene di essere stata vittima di pesanti molestie, un anno fa, in un albergo di Roma, dove si preparava a una gara di nuoto di livello nazionale. I due erano nella Capitale con il resto della squadra.

Il giorno prima di scendere in vasca, l’allenatore l’ha invitata nella propria stanza. Secondo la sua versione per rimproverarla delle intemperanze di cui l’atleta si era resa protagonista nel corridoio dell’albergo. E per spronarla ad allenarsi meglio e più intensamente. Il racconto dell’adolescente parla, invece, di momenti di terrore, di domande imbarazzanti, del tentativo di palpeggiarla e di spogliarla, prima che riuscisse a fuggire precipitosamente dalla camera.

La trasferta si era poi conclusa senza strascichi: ma al rientro a Udine, la confessione della adolescente a un’amica, ai genitori e poi la denuncia alla Polizia, che ha svolto le indagini in forma protetta e avvalendosi di uno psicologo. Raccolte le testimonianze anche degli altri componenti della squadra, ieri si è svolto l’incidente probatorio, in cui la ragazzina ha confermato le accuse. L’allenatore è indagato dalla Procura di Roma per violenza sessuale aggravata.

Per ora l’uomo è rimasto al proprio posto: laureato in scienze motorie, capo allenatore, con un master in nutrizionismo e management sportivo, è molto stimato dalla Federnuoto del Friuli Venezia Giulia, dove viene ricordato per gli ottimi risultati raggiunti anche come atleta.

L’Unione Nuoto Friuli, società per cui è tesserato e che gestisce impianti in numerose località, attende la chiusura dell’inchiesta: “Siamo a completa disposizione dell’autorità giudiziaria per fornire tutto il supporto necessario, rimanendo garantisti nei confronti delle parti coinvolte in questa vicenda”, ha fatto sapere il presidente, Maurizio Vidus. Precisando di procedere “con la massima cautela, nel rispetto di tutte le persone coinvolte.

Le accuse mosse sono molto delicate e coinvolgono direttamente anche il nome della nostra società, la cui reputazione è il risultato di oltre 40 anni di passione per il nuoto, serietà, etica e massima professionalità”.

C’è un’indagine in corso, “allo stato coperta da segreto istruttorio – conclude la nota di Vidus – attendiamo sviluppi o comunicazioni ufficiali da parte delle autorità giudiziarie o sportive competenti prima di adottare eventuali provvedimenti interni”.

(di Lorenzo Padovan/ANSA)

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