Stallo negli organi di giustizia, il commissario UE atteso in Spagna

MADRID — L’UE torna in campo sulla questione dello stallo nel rinnovo di organi di giustizia spagnoli. Mentre continua la paralisi sul fronte dei rimpiazzi nel Consiglio Superiore della Magistratura e nella Corte Costituzionale, aspetto che provoca forte preoccupazione sia in Spagna sia a Bruxelles, il commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders, è atteso nel Paese iberico la prossima settimana. Lui stesso, come segnalato da media spagnoli, si è offerto per favorire “l’apertura di un dialogo”, per sbloccare la partita tra le due principali formazioni politiche, Partito Socialista e Partito Popolare — fermi da anni sulle loro posizioni —. In parallelo, anche tra i giudici stessi permane la divisione tra un blocco progressita e uno conservatore, aspetto che sta impedendo la nomina di due nuovi membri della Consulta spagnola.

Ieri, Reynders ha spiegato che la sua visita in Spagna “servirà per incontrare responsabili del governo e dell’opposizione e vedere come si possa aprire un dialogo sul tema” del rinnovo del Csm. Da quasi quattro anni, l’organo di governo dei giudici funziona ad interim, in quanto la mancanza di un accordo parlamentare tra PSOE e PP ne impedisce il rinnovo. Entrambe le formazioni si rinfacciano la responsabilità di non permettere che la situazione si sblocchi.

Secondo il presidente del Csm, Carlos Lesmes, questo sta provocando una situazione “insostenibile”. Tesi condivisa anche a livello europeo, come sottolineato dallo stesso Reynders, Al centro della questione, c’è la disputa sulla possibilità di cambiare il meccanismo di selezione dei membri del Consiglio, che attualmente si discosta da quello di altri Paesi europei, in quanto in Spagna è effettuato integralmente dal Parlamento.

La priorità, secondo quanto detto dal commissario comunitario in dichiarazioni riportate da El País, è di favorire “il dialogo per cercare di mettere d’accordo i principali partiti sulla nomina del Csm e su un progetto di riforma che corrisponda agli standard europei”.

Nel frattempo, riportano Efe ed altri media, oggi si è conclusa senza accordo una riunione tra il blocco progressista e quello conservatore del Csm, chiamati, in base a una recente legge promossa dal Partito Socialista, a designare due dei 12 membri della Corte Costituzionale pur se sta funzionando interim. Un rinnovo che potrebbe favorire un cambio di maggioranza nel tribunale, da conservatrice a progressista.

A dire il vero, a norma di legge questa designazione sarebbe dovuta avvenire entro il 13 settembre. Tuttavia, le condizioni poste dal settore conservatore stanno portando a un dilatamento dei tempi oltre il limite previsto, segnalano diversi media: circostanze le cui conseguenze non sono ancora risultate del tutto chiare. In serata, Lesmes ha fatto sapere di non essere disposto ad andare oltre il 3 ottobre per sbloccare la situazione, riporta EFE.

Redazione Madrid