Soffocati da esalazioni, due operai morti nel Comasco

Vigili del Fuoco a lavoro nel cantiere edile dove sono morti due operai in Piazza Ludovico Cerva in zona Vigna Murata
Vigili del Fuoco a lavoro nel cantiere edile dove sono morti due operai. ANSA/ANGELO CARCONI

COMO. – Avevano 25 e 29 anni, Said e Samir. Erano arrivati dall’Egitto pochi mesi fa, vivevano nel Milanese e lavoravano come operai in un cantiere edile a Moltrasio, sul lago di Como, per la costruzione di ville di lusso a mezza costa. Sono morti insieme, nella notte, soffocati dal monossido sprigionato dal braciere acceso per il freddo nel container sistemato su una stretta balza della montagna. Un prefabbricato, utilizzato come ufficio e deposito e senza ricambio d’aria, scelto come riparo forse per evitare di andare avanti e indietro da Milano.

Il decesso dei due giovani operai, per l’anagrafe Said Salah Ibrahim Abdelaziz, 25 anni, e Samir Mohamed Said, 29 anni, risalirebbe alla tarda serata di ieri, perché quando questa mattina sono stati scoperti i corpi, risultavano morti da parecchie ore. Li ha trovati un collega di 62 anni, che non li ha visti come al solito al lavoro ed è andato nel container a verificare. L’uomo ha dato l’allarme e, sotto choc, è stato a sua volta soccorso dal 118.

“Chi ha autorizzato gli operai a pernottare e/o soggiornare nel container? Per quale ditta prestavano attività lavorativa, erano assunti in regola?”: le domande poste da Eloisa Dacquino di Uil Milano e Lombardia sono le stesse che si stanno ponendo gli inquirenti, i carabinieri, la procura di Como, l’ispettorato del lavoro e il personale dell’Ats.

Da chiarire ci sono ancora molti aspetti: ad esempio se i giovani egiziani si siano fermati lì in modo estemporaneo, perché magari hanno finito tardi di lavorare, oppure se era la regola quella di pernottare nel container, il che porrebbe ulteriori interrogativi sul rispetto delle regole. Lì, in quel cantiere con spettacolare vista sul lago, a un chilometro dal Villa d’Este, a poche centinaia di metri dalla villa di Javer Zanetti e sopra a quella che fu di Gianni Versace, dove si stanno costruendo ville di lusso, quello che ormai sul lago di Como fa per la maggiore, con committenti spesso stranieri.

Domani mattina alle 10 i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil di Como hanno organizzato un presidio davanti alla Prefettura. In una nota congiunta, i segretari confederali locali hanno rilanciato il loro appello, in cui chiedono alla politica di impegnarsi per una formazione ed addestramento all’inizio dell’attività lavorativa, per ogni tipo di contratto. E una formazione per i datori di lavoro quale requisito per l’avvio o l’esercizio dell’attività di impresa.

Poi chiedono un rafforzamento dei controlli nelle aziende di tutto il sistema di vigilanza e che la materia della salute e della sicurezza sul lavoro entri nei programmi scolastici. Sempre nel Comasco, e sempre oggi, un agricoltore di 72 anni è morto nel pomeriggio schiacciato dal trattore che stava guidando a Sormano. La tragedia è avvenuta lungo la strada provinciale: il mezzo ha probabilmente urtato il muricciolo laterale e si è ribaltato in mezzo alla strada. Non è però escluso che possa trattarsi di un improvviso malore del conducente.

(di Mauro Butti/ANSA)