Calcio venezuelano: dalla Coppa Sudamericana alla retrocessione, l’Aragua sprofonda in Segunda División

CARACAS – Annata disastrosa per l’Aragua, matematicamente precipitato in Segunda División con una giornata d’anticipo. Il club, che ha come fortino l’Hermanos Ghersi, é stato battuto per 4-1 dall’Hermanos Colmenarez: impossibile rimontare i sei punti di svantaggio dall’UCV.

Dunque gli “Aurirrojos” sono passati dal paradiso all’inferno in appena 12 mesi. Basta ricordare che nella scorsa stagione la squadra della “Ciudad Jardín” ha disputato la fase a gironi della Coppa Sudamericana, ma in questo 2022 la storia é stata ben diversa. Il bilancio dell’Aragua negli ultimi mesi é stato impietoso: i “giallorossi” hanno appena vinto 4 gare su 29 disputate: 1-0 con l’Hermanos Colmenárez, 0-3 con Mineros, 1-0 con l’UCV e 1-0 con il Táchira. Nelle altre gare, la squadra di Maracay ha collezionato 9 pareggi e 16 sconfitte. L’ultima vittoria dei “giallorossi” in questa stagione risale al 5 giugno 2022: 1-0 contro il Táchira.

L’Aragua da quando era salito in Primera División era stato considerato uno degli ossi duri della serie, in ogni gara  vendeva cara la pelle sopratutto se il terreno di gioco era quello dell’Hermanos Ghersi. Sicuramente uno dei momento più belli vissuti dai tifosi giallorossi risale al 16 aprile 2008, quel giorno alzarono al cielo della “Ciudad Jardín” la Coppa Venezuela superando in finale all’Unión Atlético Maracaibo (globale 2-2: 2-2 a Maracaibo e 0-0 a Maracay).

Sugli spalti del Ghersi i cuori battevano a mille. Amici e vicini di seggiolino scambiavano sguardi tra il silenzio e la tensione. Uno sguardo con la paura di tornare a casa a mani vuote e trascorrere la notte in bianco a causa di un pessimo risultato. Come sappiamo gli amanti della “palla a chiazze”, il calcio é questione di attimi e millimetri, basta poco per capovolgere un risultato all’ultimo minuto.

Quella magica serata di 14 anni fa gli dei del calcio avevano deciso di regalare alla città di Maracay un momento unico ed indescrivibile: vedere la tua squadra del cuore vincere una coppa. La magia nel calcio esiste, ma va accolta, custodita gelosamente e sviluppata. Perché il calcio sa anche essere matematica, precisione, scienza. Mercoledì scorso la magia è svanita, l’Aragua ha dovuto fare i conti con la realtà, una realtà che non la vedrà nella stagione 2023 della Liga Futve, ma nella Liga Futve 2.

(di Fioravante De Simone / redazione Caracas)

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