Ramazzotti: “Il mio Battito infinito per la rinascita”

SIVIGLIA. – “Me sto a invecchia’, ma so’ ancora gajardo”. Alla soglia dei 59 anni (che compirà il 28 ottobre), Eros Ramazzotti, ex “ragazzo di oggi” come lui stesso ammette (“non sono più un ventenne, ma la musica è la mia vita. Penso che morirò su un palco”), si rimette in pista a distanza di quattro anni dall’ultimo album in studio e pubblica il nuovo progetto Battito Infinito, che presenta in dieci anteprime mondiali tra Spagna, Italia, Grecia e Israele (la prima ieri sera a La Maestranza di Siviglia davanti a circa 6mila persone) e a seguire con un tour di oltre 70 date in tutto il mondo.

“Sembra incredibile che siano già passati 3 anni da quando ho iniziato a lavorare a questo progetto. Ora finalmente ci siamo. Sono super carico”, ha detto parlando del disco che rappresenta una nuova identità ritrovata e che trova nell’amore universale e articolato in tutte le sue forme il filo conduttore delle 12 canzoni. A partire dalla traccia che dà il titolo al disco e che introduce Ama.

Ramazzotti racconta con Magia l’amore per il figlio Gabrio Tullio, in Figli della Terra con Jovanotti quello per la vita e la natura, le unioni infrangibili in Ti dedico, l’amore capace di superare le difficoltà in Nessuno a parte noi, e dedica a chi ancora crede nel potere di questo sentimento i brani Gli Ultimi Romantici e Eccezionali. Non mancano sonorità up e della tradizione pop latina in Madonna de Guadalupe, Ritornare a Ballare e Sono con Alejandro Sanz. Chiude l’album il primo e unico pezzo pop composto dal maestro Ennio Morricone Ogni volta che respiro (con testo di Mariella Nava, “su un’idea mia. Mi sembra che abbiamo fatto una bella cosa”).

Tra gli autori con i quali Eros ha scelto di collaborare per il suo ritorno ci sono Cheope, Colapesce, Di Martino, Bungaro e sua figlia Aurora, nel brano Battito Infinito (“sono onoratissima che mi abbia voluto con sé in questo progetto, che segna una rinascita per lui come uomo e come artista. E’ sempre stato molto protettivo: aveva paura che potessi farmi del male”: ha detto la 25enne che ha anche chiesto silenzio sulla sua ipotizzata gravidanza: “ogni cosa a suo tempo”).

Per presentare il nuovo disco, e per tornare finalmente dal vivo, Ramazzotti ha scelto La Maestranza, plaza de toros di Siviglia. Tra led, proiezioni 3D e giochi di prospettiva, ha ripercorso 35 anni di carriera in 25 canzoni e quasi due ore e mezzo di show tra grandi successi come e bastasse, Adesso Tu, Musica è e i brani del nuovo lavoro.

“Sono emozionato di tornare sul palco. Un modo per riabbracciare il pubblico che ha continuato a sostenermi per tutto questo tempo – ha ribadito Ramazzotti -. Ho pensato a questi concerti per festeggiare al meglio le nuove canzoni. Mi sono messo in gioco, seguendo ogni singola fase di questo lavoro, curando ogni suo dettaglio e sfumatura e in ognuna di queste serate ci sarà una piccola parte di me e della mia storia. Credo che questo sia il modo migliore per affrontare questo momento complesso e ricominciare a fare musica. Insieme”.

In Spagna Eros è molto amato, come anche Laura Pausini e la domanda su Bella Ciao e il rifiuto della collega di intonarla durante un quiz televisivo appara inevitabile. “E’ una canzone politica e secondo me Laura ha fatto bene”, risponde sdrammatizzando con un sorriso. Noi artisti non dobbiamo cantare né canzoni di destra né di sinistra né di centro – ha poi aggiunto -. E’ un momento speciale, dobbiamo parlare di musica. Noi artisti non facciamo politica, facciamo musica”.

Ma l’Italia come è vista all’estero? “Non se ne parla molto bene, ma io sono orgoglioso di essere italiano, dell’Italia bella. Esiste, dobbiamo solo cercarla e individuarla. E’ quando vinciamo, quando diamo il buon esempio, quando facciamo le cose belle”.

Dopo la città andalusa, l’anteprima del tour mondiale toccherà la Valle dei Templi di Agrigento (17 e 18 settembre), l’Arena di Verona (20, 21 23 e 24 settembre), Atene (27 settembre) e l’anfiteatro di Cesarea in Israele (6 e 8 ottobre). Il via al tour vero e proprio, su un palco altamente tecnologico, il 30 ottobre da Los Angeles, che lo impegneranno fino a maggio.

(dell’inviata Claudia Fascia/ANSA)