Conference: crollo viola in Turchia, Basaksehir vince 3-0

Youssouf Ndayishimiye (S) frl Basaksehir in azione contra Youssef Maleh (C) della Fiorentina. ANSA/ EPA/ERDEM SAHIN

FIRENZE.  – L’aria d’Europa non giova alla Fiorentina: nella gara che doveva servire a rilanciarla dopo un inizio di stagione deludente la squadra viola è letteralmente crollata in Turchia sotto i colpi del Basaksehir nella seconda giornata di Conference League, nello stadio a Istanbul intitolato a Fatih Terim.

L’ex allenatore viola era presente in tribuna e ha assistito al crollo di un gruppo che non riesce a risollevarsi, che non segna e continua a subire, a commettere errori (vedi il pasticcio di Gollini sul raddoppio di Gurler che poco prima aveva sbloccato) e a subire espulsioni: Ikoné ha lasciato in inferiorità i propri compagni nella ripresa e così è arrivato al 90′ il tris del neo entrato Traorè. I viola restano ultimi con il Riga nel girone con un punto, preceduti dai turchi primi a punteggio pieno e dall’Hearts oggi vittorioso in Lettonia.

Dopo il deludente 1-1 nella prima giornata con i lettoni dell’Rfs Riga la Fiorentina, reduce anche dalla sconfitta esterna in campionato con il Bologna, era attesa al riscatto nonostante un temibile avversario, il Basaksehir, primo nel girone grazie al successo per 4-0 sul campo dell’Hearts e imbattuto da ben 20 partite ufficiali. Pure stavolta, complici anche le diverse assenze per infortunio (da Dodò a Milenkovic, da Sottil a Nico Gonzalez) Italiano ha schierato l’ennesima formazione diversa, con otto cambi rispetto a quella di domenica, costretto a rinunciare in extremis pure a Martinez Quarta che si è infortunato durante il riscaldamento: di qui la decisione di arretrare in difesa Amrabat a fianco di Igor, in campo pur non al meglio, e rilanciare Mandragora in mediana con Bonaventura e Maleh.

In attacco spazio a Cabral con Ikoné e Saponara, inizialmente in panchina Biraghi, Barak e Jovic. Anche il tecnico del Basaksehir, l’ex interista Emre Belozoglu, ha ruotato sette giocatori senza rinunciare però all’ex laziale Biglia e al centravanti Okaka cresciuto nella Roma.

Primo tempo brutto e a ritmi bassi, avaro di emozioni e di occasioni, con i portieri rimasti inoperosi: un tiro troppo morbido di Saponara, un paio di fiammate di Ikoné non raccolte da Cabral e Maleh, un siluro di poco alto di Mounir (il brivido maggiore), le proteste della squadra turca  per un contatto in area tra Amrabat e Burler e quelle dei viola per una spintarella su Venuti: l’arbitro non è intervenuto (in Conference non c’è il Var). Per provare a sbloccare il risultato serviva da entrambe le squadre decisamente qualcosa di più.

Italiano provava a giocare la carta Jovic sostituendo l’inconcludente Cabral. Ma era il Basaksehir a passare con Gurler sfruttando un pasticcio difensivo e un maldestro intervento di Gollini e a quel punto sulla Fiorentina calava il buio. Entravano anche Barak e Biraghi per immettere esperienza e provare a dare la scossa, però i viola continuavano a farsi del male: Gollini riceveva un brutto retropassaggio, iniziava a palleggiare e si faceva soffiare il pallone da Gurler che a porta vuota centrava il bis. Di male in peggio, la squadra di Italiano, rimasta in 10, è affondata nel finale. L’unico tiro è stato all’85’ di Venuti, Jovic ha fallito una buona occasione all’87, senza mai impegnare ìl portiere avversario.