Champions: Benfica fa festa a Torino, Juve contestata

Il gol su rigore di Joao Mario. (ANSA)

TORINO.  – Seconda sconfitta in Europa e scatta la contestazione. La Juve subisce in casa il Benfica che passa allo Stadium 2-1, rendendo il percorso dei bianconeri in Champions tutto in salita.

Il ko scatena la pioggia di fischi alla squadra, mentre nello spicchio ospiti i 1500 portoghesi festeggiano la dodicesima vittoria in altrettante gare. Illusorio il gol di Milik, Joao Mario su rigore e Neres completano la rimonta di Schimdt. A sei mesi di distanza dall’eliminazione contro il Villarreal, la Juve torna a respirare una notte di Champions allo Stadium, ma il finale è amaro.

Per l’occasione, Allegri propone ancora il 3-5-2 con il tandem offensivo Vlahovic-Milik, il giovane Miretti ad affiancare McKennie e Paredes in mediana con Cuadrado e Kostic sugli esterni, infine Bonucci guida la difesa tra Bremer e Cuadrado. In porta c’è Perin, mentre Di Maria recupera ma soltanto per la panchina. Schmidt punta sull’ormai consolidato 4-2-3-1 con Gonçalo Ramos unica punta supportato dall’ex Inter Joao Mario, da Neres e da Rafa Silva.

Sulla corsia di destra gioca Bah, sull’out opposti Grimaldo, la coppia di mediana è formata da Florentino Luis e Fernandez. La rabbia per il pasticcio al Var di pochi giorni fa è ancora vivo tra i bianconeri, così l’avvio è veemente e la firma del vantaggio è proprio di Milik: non è ancora scoccato il 4′, Paredes calcia in mezzo e trova la testa del polacco, con Otamendi che si abbassa frettolosamente e tiene tutti in gioco.

La Juve martella e attacca a testa bassa per circa 20′, il Benfica riesce a non prendere il raddoppio e al 27′ costruisce l’occasione per il pari, ma il colpo di testa di Gonçalo Ramos dal limite dell’area piccola finisce esattamente tra le braccia di Perin.

E anche il secondo tentativo dell’attaccante, al 36′, è controllato senza problemi dal portiere bianconero. É il momento migliore dei portoghesi, Ramos colpisce il palo con un destro dal limite e al 41′ ecco un altro episodio da Var allo Stadium: Miretti va a contatto con Ramos, per il tedesco Zwayer è rigore e Joao Mario non sbaglia dal dischetto.

L’ex Inter, subissato di fischi durante la trasformazione, esulta provocando lo Stadium, dagli spalti i tifosi lanciano qualche oggetto in campo e l’arbitro decide di ammonirlo (insieme a Perin). Milik si conferma il migliore della Juve anche ad inizio ripresa, è suo il mancino respinto in qualche modo da Vlachodimos.

Sembra il preludio ad un grande secondo tempo, invece la squadra di Allegri si distrae: Milik va troppo morbido su Fernandez, la respinta di Perin finisce sul sinistro di Neres e il brasiliano firma il sorpasso. I bianconeri subiscono il contraccolpo psicologico, servono gli interventi di Perin e Bonucci per evitare il tracollo.

Allegri inserisce Di Maria, ma la mossa di togliere Milik per Kean non convince lo Stadium. Proprio l’attaccante, però, al primo pallone toccato mette in mezzo un tiro-cross insidioso che attraversa tutta l’area e va a sbattere contro il palo. I bianconeri cercano il pari, Vlahovic segna su assist di De Sciglio ma l’esterno è in fuorigioco ed è tutto inutile.

All’87’ l’occasione migliore capita sui piedi di Bremer, il brasiliano calcia in curva solo davanti a Vlachodimos. Al triplice fischio scoppia la contestazione, la Juve è ultima nel girone a quota zero insieme al Maccabi Haifa.

Lascia un commento