Verso stagione di Covid e influenza. “Fare il doppio vaccino”

Nell'Auditorio Parco della Musica a Roma, le persone ricevono il vaccino anti-Covid di Moderna.
Nell'Auditorio Parco della Musica a Roma, le persone ricevono il vaccino anti-Covid di Moderna. ANSA/ETTORE FERRARI

ROMA. – Si alza l’allerta per l’imminente stagione autunnale, che si preannuncia particolarmente difficile. I mesi più freddi porteranno infatti con grande probabilità ad una nuova ondata di contagi da Covid-19 e, contemporaneamente, è prossimo l’arrivo dell’influenza stagionale. Una ‘duplice minaccia’ alla quale bisogna prepararsi e la prima arma da utilizzare è la vaccinazione che, quest’anno, potrà essere effettuata in versione ‘combo’, ovvero con la somministrazione contemporanea in un’unica seduta del vaccino anti-Covid e dell’antinfluenzale.

Una doppia immunizzazione che gli esperti consigliano fortemente, soprattutto per la protezione delle fasce maggiormente a rischio di complicanze gravi come anziani e soggetti fragili. La prevista nuova ondata di Covid incrocerà dunque l’influenza stagionale che, stando alle prime indicazioni, quest’inverno si presenterà in forma tutt’altro che lieve. Il rischio è quindi quello di un intasamento delle strutture sanitarie per il persistere di due emergenze concomitanti.

A ribadire l’importanza della vaccinazione anti-Covid, ora possibile con gli immunizzanti aggiornati anti-Omicron, è il ministro della Salute Roberto Speranza: “Bisogna lanciare con forza questa ulteriore campagna di vaccinazione con i vaccini aggiornati, che per il momento è rivolta alla fascia dei più fragili. I nuovi vaccini anti Omicron 1, 4 e 5 sono tutti molto simili e costruiti su tale variante: metteremo a disposizione i vaccini più aggiornati appena saranno materialmente sul territorio. Se molliamo sulla campagna vaccinale facciamo un clamoroso passo indietro e ciò ci espone a maggiori rischi in vista dell’autunno, anche perché abbiamo una popolazione molto anziana che ha bisogno di uno scudo protettivo”.

E va considerato anche il fatto che “dopo due anni di diminuzione dell’epidemia influenzale, quello che vediamo dai dati che arrivano dall’altro emisfero, è che sarà una stagione impegnativa. Per questo – rileva Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute – è importantissimo, nella prossima stagione autunnale, fare la vaccinazione contro l’influenza e il richiamo contro il Covid”.

I due vaccini, ha spiegato, possono essere co-somministrati, ovvero si possono somministrare le due dosi nella stessa sessione su braccia diverse. Analoga la previsione del direttore Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, che parla di “stagione influenzale ad alta intensità”. Quest’anno, sottolinea, “abbiamo tutte le condizioni per numeri alti perché saremo senza protezioni come mascherine e distanziamento, ma con una popolazione ampiamente suscettibile perché il virus influenzale ha circolato poco nei due anni precedenti. Quindi è importante vaccinarsi”.

E riguardo al tema della co-somministrazione, Rezza sottolinea che “è sicuramente un valore, diminuisce il numero delle sedute. Ma non è l’unica strada”. Dunque, mentre sono già iniziate nelle Regioni le somministrazioni del secondo booster (quarta dose) con i vaccini adattati anti Omicron 1, e presto saranno disponibili anche gli immunizzanti anti Omicron 4 e 5, è atteso l’avvio della campagna vaccinale antinfluenzale, che partirà in anticipo da ottobre proprio per la necessità di incentivare la protezione vista la concomitanza con la pandemia.

Da qui la richiesta dei medici di famiglia di velocizzare l’arrivo degli antinfluenzali: “L’anno scorso – spiega Elisabetta Alti, della Federazione italiana medici di medicina generale Fimmg – le regioni ci hanno consegnato i vaccini a fine novembre, quando era ormai tardi, perché l’influenza stava già arrivando e tutti erano concentrati sulla vaccinazione contro il Covid”.

Rispetto all’andamento pandemico in Italia, invece, sono 23.161 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute (ieri 6.415). Le vittime sono 93, 60 in più di ieri, ed il tasso è al 12,5%, in salita. Negli ospedali, sono 163 i ricoverati in terapia intensiva, 7 meno di ieri, mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono 3.868 (+121).

(di Manuela Correra/ANSA)

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