Energia, Ribera “soddisfatta” per un accordo con gli altri Paesi UE

La vicepresidente e ministra Teresa Ribera

MADRID — Uno dei temi più caldi del momento nelle sedi dell’Unione Europea resta quello della crisi energetica. Proprio oggi, a Bruxelles si è tenuta una riunione tra i ministri responsabili di questo ambito dei vari Stati membri. Al termine, la vicepremier e ministra della Transizione Ecologica spagnola, Teresa Ribera, si è detta “soddisfatta” per un accordo raggiunto rispetto a un punto su cui la Spagna si batte da tempo: “Il mercato non funziona ed è imprescindibile un intervento per far sì che i prezzi che pagano i consumatori siano molto al di sotto di quelli fissati nei mercati ufficiali”, ha affermato in conferenza stampa. Ora si attendono proposte concrete della Commissione Europea in materia.

Sulla possibile ricetta più discussa del momento — ovvero quella di fissare un ‘price cap’ alle importazioni di gas (in particolare quello russo) per contrastare le distorsioni sul mercato provocate dai riflessi della guerra in Ucraina — manca l’unanimità, segnalano i  media internazionali da Bruxelles. Per cui ci sarà ancora da discutere.

Tuttavia — ricalca Ribera — la necessità, in termini più generici, di un’azione comunitaria per frenare dinamiche fuori controllo che inficiano sui prezzi non dovrebbero più essere oggetto di nessun dubbio. “Un anno fa questo aspetto era al centro di un dibattito enormemente complicato”, ha sottolineato la vicepremier in conferenza stampa. “Oggi invece è una premessa assolutamente sostenuta e accettata da tutti”.

Ribera si è detta “dispiaciuta” del fatto che si sia “perso un anno” discutendo su questo tema, visto che il governo spagnolo sosteneva la medesima tesi già allora. “Ma l’importante è che oggi ci sia un consenso molto solido e la volontà di adottare misure adeguate”, ha concluso.

Al termine della riunione di oggi, i ministri dell’Energia europei hanno passato la palla alla Commissione, L’idea, ha affermato la rappresentante del governo spagnolo, è che Bruxelles presenti proposte concrete “la settimana prossima, con l’intenzione di approvarle entro fine mese”.

Una questione su cui è emerso un consenso ampio è quella di porre un tetto ai ricavi infra-marginali delle compagnie che producono energia elettrica da fonti diverse dal gas (come le rinnovabili): anche in questo caso, si attendono direttrici precise da parte della Commissione.

Secondo quanto indicato da Ribera, un altro aspetto che trova la Spagna d’accordo è quella di “includere misure volte al risparmio energetico a livello nazionale”. Per Madrid, risulterebbe interessante (in linea con quanto proposto da Bruxelles) “studiare la possibilità di avere un obiettivo per ridurre il consumo di energia elettrica nelle ore di punta”. Tuttavia, ha aggiunto la vicepremier, occorre “valutare quale margine di azione abbiamo a seconda dei casi”.

Redazione Madrid 

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