Europa League: Lazio da poker, il Feyenoord si piega

Giocatori della Lazio festeggiano. (ANSA)

ROMA.  – La Lazio esordisce come meglio non poteva nell’Europa League, strapazzando il Feyernoord, una delle due finaliste dell’ultima Conference e scesa in campo all’Olimpico con l’obiettivo di inaugurare nel miglior modo possibile il torneo.

Invece, gli olandesi sono stati travolti da una Lazio straripante che, in un solo tempo (il primo), ha chiuso i conti con gli avversari. Il 4-2 finale è lo specchio eloquente di una partita quasi a senso unico, che ha visto la formazione di Maurizio Sarri assoluta protagonista in ogni zona del campo per almeno 60′. Solo nella ripresa gli olandesi si sono destati dal torpore iniziale, riavvicinandosi ai padroni di casa e sfiorando il 4-3 – che avrebbe riaperto il match – in più occasioni.

Nel giorno della morte anche l’Olimpico rende omaggio alla regina Elisabetta II con 1′ di silenzio. Passano solo 4′ e la Lazio si trova in vantaggio con Luis Alberto, che raccoglie una bella verticalizzazione dell’uruguagio Vecino, quindi infila in uscita il portiere Justin Bijlow. Da rivedere la disposizione difensiva degli olandesi. Il Feyenoord accusa il colpo e si porta in avanti, senza però creare problemi alla Lazio. Che, anzi, al quarto d’ora riparte ad alta velocità: Immobile finalizza per Felipe Anderson che aggira il diretto avversario e infila il portiere, facendogli passare il pallone sotto il corpo.

I tifosi biancocelesti si godono una Lazio concreta, essenziale e a tratti anche spettacolare negli spazi. Si aspetta la reazione della squadra di Rotterdam che, invece, sembra non avere idee. Il terzo gol sembra materializzarsi al 24′ ancora con Felipe Anderson, invece questa volta l’ala spara addosso al portiere. La Lazio gioca in scioltezza e il Feyenoord è in netta difficoltà. I biancocelesti arrivano in porta quando vogliono e, al 28′, con Vecino, calano il tris al culmine di un’azione che si sviluppa sull’asse sinistro.

Il secondo tempo si apre con il Feyenoord in avanti: la squadra di Arne Slot si affida al nuovo entrato Jahanbakhsh e sembra più convinta. La Lazio lascia sfogare gli avversari e, dopo avere sfiorato il poker con Immobile, lo cala con Vecino, che fulmina il portiere olandese. Il finale è tutto degli olandesi che vanno in gol su rigore al 24′ con Giménez, poi lo stesso messicano firma la doppietta. L’arbitro De Burgos, sulla soglia del recupero, nega al Var il rigore del possibile 3-4,¿ che avrebbe forse premiato oltremodo i ‘tulipani’ di Rotterdam.

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