Bilanci distanti tra PSOE e PP sul dibattito al Senato Sánchez-Feijóo

Pedro Sánchez, jefe de Gobierno, y Alberto Nuñez Feijóo, presidente del Partido Popular

MADRID — Stesso dibattito, due visioni opposte. Partito Socialista e Partito Popolare hanno già messo in moto le rispettive macchine elettorali, in vista dell’intenso ciclo di passaggi alle urne previsto nel 2023 (locali, regionali e nazionai). E i bilanci sul duello dialettico andato in scena ieri al Senato tra i rispettivi leader, il premier Pedro Sánchez e il senatore e presidente popolare Alberto Feijóo, sono frutto di interpetazioni distanti tra le due formazioni. Un punto in comune, al dire il vero, c’è: entrambi le parti credono che gli avversari stiano cercando nel confronto unicamente “l’insulto”.

Per Patxi López, portavoce socialista al Congresso, Sánchez ieri ha offerto una “diagnosi sincera” della situazione internazionale segnata da guerra in Ucraina e crisi energetica, spiegando entrambi gli aspetti sono soggetti “all’incertezza”, perché “nessuno sa come evolverà la guerra”. Dall’altro lato, Feijóo avrebbe realizzato una diagnosi “catastrofista” del contesto attuale, secondo quanto ha detto López in collegamento con la radio Cadena SER.

Il portavoce socialista ha poi sostenuto che il premier ha fatto un riassunto delle misure applicate dal governo per attutire gli effetti di queste crisi internazionali sulla vita dei cittadini, accusando invece il leader dell’opposizione di mostrare un pacchetto di proposte alternative senza però farle veramente esaminare a nessuno. “Forse era solo un’illusione ottica, forse c’era solo la copertina”, ha affermato López.

Il deputato socialista ha difeso l’atteggiamento dialettico di Sánchez nei confronti del rivale, impostato per buona parte del dibattito su duri e diretti attacchi, sostenendo che è Feijóo a nascondere un’attitudine “insolvente o in malafede” (parole usate ieri anche dal premier) dietro un’apparenza di “moderato”, In riassunto, nel Partito Socialista le sensazioni sul dibattito al Senato sono “buone”, ha concluso Sánchez.

Su binari opposti, invece, l’interpretazione degli stessi fatti offerta alla stessa Cadena SER da Cuca Gamarra, segretaria generale e portavoce nel Congresso del PP. “Il presidente (Sánchez) non è stato all’altezza delle circostanze”, ha affermato. “Il presidente Feijóo, con un intervento costruttivo, ha presentato una proposta con misure concrete”, ha aggiunto, “ma abbiamo visto più un leader dell’opposizione insediato alla Moncloa che un primo ministro”.

Rispetto a questo piano alternativo a quello del governo, Gamarra ha sostenuto che “se non è già stato inviato al governo, sarà mandato oggi”. La portavoce popolare ha inoltre insistito su una delle principali accuse rivolte negli ultimi giorni dal PP al governo, ovvero quella di “copiare” misure proposte dalla principale formazione dell’opposizione. Alcuni degli ultimi provvedimenti annunciati da Sánchez erano in effetti stati suggeriti in termini simili anche dal PP ad aprile scorso.

“Siamo lieti  di sapere che ora stanno correggendo il tiro e applicando le misure che abbiamo già proposto noi. Quando il presidente rettifica, è quando ha ragione”.

Gli ultimi sondaggi pubblicati da media iberici danno in vantaggio il Partito Popolare sul Partito Socialista, una tendenza avviatasi dopo l’avvicendamento ai vertici del PP tra l’ex numero uno Pablo Casado e l’attuale leader Feijóo.

Redazione Madrid

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