Gentiloni: “Ue pronta a reagire”. Svolta su price cap

Il commissario Europea per l’Economia Paolo Sacconi incontra la stampa a margine del workshop Ambrosetti “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”. Cernobbio, Como, 3 Settembre 2022. ANSA / MATTEO BAZZI

BRUXELLES. – L’Ue è pronta a far fronte a un possibile blocco delle forniture di gas dalla Russia. Ed è vicina a una svolta per quanto riguarda l’adozione di un price cap che potrebbe interessare non solo gli acquisiti del metano russo ma anche il prezzo dell’elettricità. Interventi sollecitati anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che saranno al centro di importanti riunioni a livello tecnico e politico già programmate per la prossima settimana.

Dal Forum Ambrosetti di Cernobbio è stato il commissario Ue all’economia Paolo Gentiloni a intervenire sul tema più caldo del momento dopo che Gazprom ha fatto alzare ancora la temperatura della crisi annunciando lo stop dei flussi attraverso il gasdotto Nord Stream 1. “Ci aspettiamo che la Russia rispetti contratti in essere – ha detto – ma se anche l’utilizzo dell’energia come un’arma da parte di Mosca” dovesse continuare “l’Ue è pronta a reagire”.

Ma con quali strumenti? All’inizio di agosto l’Ue si è dotata di un regolamento che – preso atto delle carenze normative esistenti per far fronte a un probabile stop delle forniture russe – ha introdotto la possibilità, se gli eventi lo renderanno necessario – di decretare, con una decisione del Consiglio su proposta della Commissione, uno specifico ‘stato di allerta’.

Che renderebbe obbligatoria sia l’applicazione dei piani nazionali già definiti per il taglio dei consumi che azioni di mutuo soccorso tra chi ha più disponibilità e chi si troverà invece in una situazione di maggiore necessità. Uno scenario in base al quale, secondo alcuni esperti, l’Italia potrebbe essere chiamata ad esempio ad andare in aiuto della Germania.

Ma Gentiloni a Cernobbio ha anche toccato la questione del price cap. “Il muro delle divisioni tra i diversi Paesi sta cominciando a mostrare delle brecce – ha sottolineato il commissario – e quindi la proposta della Commissione” rilanciata da Ursula von der Leyen “per un tetto al prezzo del gas può avere finalmente uno spazio per andare avanti. Questa sarebbe davvero una svolta importante. Vedremo gli sviluppi dal punto di vista dei tempi”.

Certo è che l’evolversi della situazione – sebbene Gazprom abbia assicurato che le forniture verso l’Europa saranno garantite almeno in parte attraverso canali diversi da Nord Stream 1 – richiede un’accelerazione del processo decisionale. Uno scatto in avanti chiesto anche dal presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. Il quale ha criticato von der Leyen per non aver fatto finora tutto quel che gli era stato chiesto dai leader europei per predisporre interventi finalizzati ad acquisti in comune, alla fissazione di un tetto al prezzo del gas e al reperimento di risorse per aiutare cittadini e imprese a fronteggiare il caro bollette. Un risultato Bruxelles lo ha comunque ottenuto.

Le riserve di gas dei Paesi Ue sono state riempite per oltre l’80% (in Italia è stato superato l’85%) e questo dovrebbe mettere tutti al riparo dal rischio di un inverno al freddo. Ma resta l’incubo di una nuova recessione dovuta all’impatto della crisi energetica sulle attività produttive e accompagnata da un’inflazione galoppante. Per questo i riflettori sono puntati sulle riunioni in calendario a Bruxelles la prossima settimana. A cominciare da quelle fissate per martedì 7.

Da una parte i tecnici dei ministeri dell’energia dei 27 parteciperanno a una seminario dedicato proprio al price cap sul gas. In questa sede Paolo D’Aprile, già McKinsey e ora braccio destro del ministro Cingolani, presenterà la proposta dell’Italia e si confronterà con i suoi colleghi per individuare le soluzioni più percorribili. In parallelo gli ambasciatori dei 27, il cosiddetto Coreper, discuteranno delle proposte sul tavolo – tra cui un price cap anche sull’elettricità allo scopo di acquisire risorse per aiutare i consumatori – in vista dell’appuntamento più importante, il Consiglio straordinario dei ministri dell’energia fissato per venerdì prossimo.

(di Enrico Tibuzzi/ANSA)

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