Misure energia in dl ad hoc. Senato tenterà modifiche a dl Aiuti bis

Il risultato del voto sul tabellone in aula durante il voto di fiducia al decreto aiuti al Senato
Il risultato del voto sul tabellone in aula durante il voto di fiducia al decreto aiuti al Senato, Roma, 14 luglio 2022. ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA. – Un decreto autonomo, se si riuscirà entro la prossima settimana. Mentre i senatori si avviano a un esame lampo del decreto aiuti bis, cercando comunque di portare a casa qualche modifica a partire dalle, contestatissime, norme sul docente esperto, il governo continua la corsa per mettere a punto un nuovo pacchetto di sostegni a famiglie e imprese contro il caro-energia.

Servirà ancora qualche giorno, il refrain che ripetono a Palazzo Chigi e al Mef, per avere una ricognizione delle risorse realmente a disposizione. Si attendono i calcoli dell’andamento delle entrate anche di agosto e, soprattutto, gli incassi della tassa sugli extraprofitti, dopo la stretta introdotta proprio con il decreto aiuti bis a inizio agosto.

Nonostante il pressing di alcuni partiti, da Fdi a Italia Viva, e delle imprese coinvolte, per cambiare la base imponibile del contributo straordinario, è difficile, spiega chi è impegnato sul dossier, che si possa intervenire in modo così radicale. Possibile invece che arrivi, con il nuovo dl, qualche ritocco che delimiti meglio, ad esempio, le operazioni infragruppo coinvolte.

Per effetto delle nuove norme, intanto, chi come l’Eni ha già pagato l’anticipo nei tempi, ha dovuto ricalcolare il dovuto (che è passato dagli iniziali 500 milioni a 1,4 miliardi). Possibile che se ci saranno novità, l’ulteriore ricalcolo venga applicato a conguaglio. Ma tutte le simulazioni sono ancora in corso. Anche per valutare, in base al perimetro dei fondi a disposizione, se ci siano i margini per una proroga della Cig straordinaria (a carico dello Stato) per chi è in difficoltà proprio per i costi dell’energia.

E mentre si valuta come intervenire di nuovo con il credito di imposta per le imprese energivore, si stanno studiando anche interventi diretti, in particolare per le piccole imprese in crisi di liquidità perché si ritrovano a pagare bollette stellari. Intanto domani si terrà il primo Consiglio dei ministri dopo la pausa estiva ma solo per “l’ordinaria amministrazione”.

La riunione potrebbe servire però anche per condividere il piano per i risparmi energetici che il ministro per la Transizione ecologica sta completando: Roberto Cingolani potrebbe fare una informativa ai colleghi anche per fermare indiscrezioni e proposte circolate nelle ultime settimane – dalle scuole chiuse il sabato allo smart working per due mesi nella Pa.

Le nuove misure, che il governo punta ad approvare al più presto, non dovrebbero comunque confluire nel decreto aiuti bis, come ipotizzato in un primo momento. In commissione al Senato, che ha avviato l’esame del provvedimento, il governo ha spiegato di non essere intenzionato a presentare emendamenti. Che invece arriveranno da parte dei partiti: l’intesa di massima sarebbe quella di arrivare a un pacchetto di qualche decina di modifiche, visto anche il pochissimo tempo a disposizione.

Il testo è atteso in Aula a Palazzo Madama martedì e, nel calendario concordato prima della pausa, deve arrivare alla Camera per essere votato il 13. Il nuovo decreto, in questo scenario, sarebbe quindi lasciato al nuovo Parlamento per la conversione, con tempi che rischiano di essere altrettanto compressi visto che la scadenza si sovrapporrebbe alla formazione delle nuove Camere e del governo.

I partiti, come preannunciato dai gruppi, ne approfitteranno per presentare le loro ricette contro il caro-gas e dare magari qualche “suggerimento” al governo in vista del nuovo decreto. Ma si concentreranno anche sulla cessione dei crediti del Superbonus da sbloccare e sulla nuova figura del docente esperto. Già in commissione Istruzione avevano espresso la loro perplessità della Lega e del Movimento 5 Stelle, e nella riunione congiunta di Finanze e Bilancio si è registrata una convergenza – dal Pd a Fdi – sulla proposta di stralciare la norma avanzata dalla capogruppo di Leu Loredana De Petris.

(di Silvia Gasparetto/ANSA)

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