Lieve respiro dall’inflazione, ad agosto al +10,4%

Cresce l'inflazione
Cresce l'inflazione a gennaio

MADRID — Inflazione in lieve calo in Spagna: ad agosto il tasso di crescita dei prezzi è stato del 10,4% rispetto a un anno prima, mentre a luglio era stato del 10,8%, rende noto l’Istituto Nazionale di Statistica (INE). Un piccolo respiro per i consumatori, dovuto in particolare all’abbassamento delle tariffe dei carburanti, si legge in una nota informativa. Ma il prezzo di altri prodotti, come elettricità, alimenti e pacchetti turistichi, aumenta ancora. E anche tornare a scuola comporterrà dei costi aggiuntivi: 405 euro per bambino, secondo RTVE.

Quello dei prezzi alle stelle è indicato da governi, aziende e cittadini in generale come uno dei problemi principali per lo sviluppo economico di Paesi come la Spagna nel momento attuale. Sulla situazione aleggia l’evoluzione della guerra in Ucraina, che sta pesantemente condizionando l’andamento i mercati energetici. E proprio i costi dell’energia stanno provocando un effetto a cascata su molteplici altri beni e prodotti.

Ad agosto, però, i prezzi dei carburanti si sono abbassati, permettendo così al tasso di crescita dell’indice dei prezzi al consumo generale di scendere al 10,4%, secondo il dato flash dell’INE (che dovrà essere confermato o corretto tra un paio di settimane. E così, la tendenza di tre mesi consecutivi di inflazione in aumento si è interrotta.

Ma per famiglie e aziende in particolare permangono elementi di preoccupazione da tenere in conto: uno degli elementi più destabilizzanti è il prezzo dell’energia elettrica, ad agosto il più alto sul mercato di sempre (in media, 307,8 euro al megawattora), secondo quanto sottolinea El País. Fattore che provoca impatti anche su altri settori nonostante in Spagna e Portogallo sia in vigore il cosiddetto meccanismo di “eccezionalità iberica”, uno strumento autorizzato da Bruxelles che permette a Madrid e Lisbona di contenere con misure straordinarie i prezzi dell’energia.

E così, in questo periodo di rientro dalle vacanze estive, anche il ritorno di bambini e ragazzi a scuola non sarà una passeggiata: materiali, vestiti e altri beni di necessità saranno in media quasi del 5% più cari, secondo RTVE. La domanda sui mercati dell’usato è aumentata del 67%, aggiunge la stessa rete.

Pur in uno scenario internazionale incerto e non troppo tranquillizzante, c’è comunque chi vede all’orizzonte miglioramenti. “L’inflazione ha iniziato a rallentare e, in linea di principio, la stessa tendenza dovrebbe continuare nei prossimi mesi”, ha dichiarato alla tv pubblica spagnola Nadia Calviño, vicepremier e ministra dell’Economia, pur ammettendo che la situazione continua a essere di grande “incertezza”. Anche esperti di economia consultati da media iberici vedono possibile che il pronostico della numero 2 di Pedro Sánchez possa avverarsi, almeno in parte.

Intanto, continua il duello aperto tra i sindacati, sostenuti dalla vicepremier e ministra del Lavoro Yolanda Díaz e gli industriali su possibili aumenti di salari: i primi vorrebbero introdurre clausole che leghino gli aumenti all’evoluzione dell’inflazione, mentre i secondi si dichiarano contrari.

Redazione Madrid

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