MILANO. – Comincia con un inciampo, il cammino che dovrebbe riportare l’umanità sulla Luna a quasi 50 anni dall’ultima missione Apollo.
Imprevisti problemi tecnici a un motore del razzo hanno infatti costretto la Nasa a rinviare il lancio dell’attesissima missione Artemis 1, il volo di prova senza equipaggio che sarebbe dovuto partire oggi, tra le 14:33 e le 16:33 ora italiana, per testare le tecnologie necessarie a volare intorno alla Luna e tornare sulla Terra.
“La sicurezza è sempre la primo posto”, scrive la Nasa su Twitter per spiegare la difficile scelta del rinvio. I suoi tecnici sono già al lavoro per verificare se sia possibile ritentare il lancio il 2 settembre, nella seconda finestra disponibile che si aprirà per due ore a partire dalle 18:48 italiane. “Una volta risolto il problema, voleremo”, ha assicurato il numero uno della Nasa, il senatore Bill Nelson, intervistato a caldo da Nasa tv.
“Abbiamo a che fare con una macchina molto complicata, un sistema molto complesso e tutte queste cose devono funzionare”, ha aggiunto, sottolineando come questi imprevisti facciano parte dell’esplorazione spaziale e tanto più di un volo di prova come quello che vede protagonista il lanciatore americano Space Launch System (Sls), il più grande e potente mai costruito, e la navetta Orion, il cui modulo di servizio è stato realizzato in collaborazione con l’Agenzia spaziale europea (Esa) e l’importante contributo dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) e dell’industria italiana (con Leonardo e Thales Alenia Space).
Proprio il direttore dell’Esa, Joseph Aschbacher, ha riconosciuto l’importanza di garantire la sicurezza del lancio e si è detto fiducioso che presto ci sarà una nuova data per il lancio. Dello stesso parere è anche l’astronauta Luca Parmitano, che ha assistito in prima persona alle operazioni pre-lancio al Kennedy Space Center in Florida insieme ai colleghi Thomas Pesquet e Alexander Gerst. Parmitano (così come Samantha Cristoforetti) è infatti tra gli astronauti Esa della classe di reclutamento del 2009 che potrebbero essere selezionati per partecipare alle prossime missioni umane del programma Artemis.
Il primo volo di prova senza equipaggio è già “qualcosa di straordinario che cambierà la storia”, ha sottolineato Parmitano. Segna l’inizio di “una nuova esperienza esplorativa molto più complessa e avvincente” del programma Apollo. “Questo ritorno sulla Luna non sarà una semplice ripresa di quello che è successo negli anni Sessanta e Settanta, ma davvero un nuovo inizio”, per un’avventura progettata attraverso collaborazioni internazionali e mirata a costruire avamposti stabili sulla Luna.
Per questo gli occhi di tutto il mondo oggi erano puntati sul Kennedy Space Center, dove le operazioni di caricamento dei propellenti del razzo erano iniziate come previsto, sotto un cielo solo parzialmente nuvoloso che non minacciava i temuti fulmini. A meno di cinque ore dal lancio, però, si sono verificati i primi problemi: una perdita di idrogeno liquido prima, e poi un anomalo aumento della sua pressione hanno indotto la Nasa a sospendere e riprendere per due volte il caricamento del propellente (una situazione analoga a quanto vissuto lo scorso aprile, quando le prove generali del countdown vennero interrotte più volte).
A 40 minuti dal lancio, quando il problema sembrava superato, il conto alla rovescia è stato sospeso per un problema a uno dei quattro motori RS-25 (derivati da quelli dello Shuttle). Dopo interminabili minuti di attesa in cui i tecnici del razzo si sono ripetutamente confrontati con il centro di controllo, è arrivato l’annuncio del rinvio. Una decisione sofferta che però non cambia i programmi della Nasa e degli Stati Uniti.
(di Elisa Buson/ANSA).