Le elezioni italiane si aprono spazio sui media spagnoli

Operazioni di voto in un seggio elettorale. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

MADRID — A un mese dalle elezioni politiche, la campagna elettorale italiana si apre spazio sui quotidiani spagnoli. Nel Paese iberico, infatti, sta crescendo l’attenzione per un appuntamento politico considerato “cruciale” visto che interessa uno dei principali partner europei di Madrid, ad esempio in temi chiave nell’attualità come la questione energetica. Proprio su un quotidiano spagnolo — El Periódico — è stata pubblicata una delle dichiarazioni che hanno dato adito a dibattito oggi in Italia. Parole e musica del leader del Partito Democrato Enrico Letta che in intervista ha denunciato: “La Russia è entrata in questa campagna elettorale. C’è una forte ingerenza della Russia a favore della destra”.

Quello di potenziali interferze da parte di Mosca è un tema che sta infatti fortemente aleggiando sul periodo pre-elettorale italiano. E le parole di Letta sono risuonate proprio mentre un’inchiesta giornalistica di media internazionali, tra cui La Repubblica, denunciava le attività di una presunta spia del Cremlino nella base Nato di Napoli.

Secondo quanto dichiarato dal segretario generale dem a El Periódico, la “forte ingerenza della Russia” in Italia è “a favore della destra, perché (Mosca) sa” che la posizione (del PD) “continuerà ad essere in linea con la posizione contraria a Putin”. Parole rigettate, riporta l’ANSA, sia dalla Lega, sia da Fratelli d’Italia, sia da Forza Italia, i tre partiti del centro-destra.

Proprio sull’auge dei partiti conservatori, dati come favoriti dai sondaggi, si concentra oggi anche un editoriale de El País. In Italia, si legge nel pezzo d’opinione, sta iniziando una “campagna elettorale cruciale” anche “per il futuro dell’Europa”. Con “la terza economia della zona euro” che “potrebbe essere guidata da una coalizione di destra il cui partito di maggioranza è apertamente xenofobo, di estrema destra e nazional-populista” (in riferimento a Fratelli d’Italia).

El País aggiunge che, dall’altra parte dello scacchiere politico, si presenterà il prossimo 25 settembre alle urne un centro-sinistra “disorientato e scomposto”, “diviso in tre blocchi”. 5 Stelle e Terzo Polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi, aggiunge il giornale iberico, “perdono forza, senza grandi possibilità di successo rispetto all’alleanza della destra”.

Secondo l’editoriale, “la sfida del leader del Pd Enrico Letta a Meloni potrebbe essere l’ultima risorsa affinché l’Italia non finisca sotto il controllo di un governo dal chiaro profilo euroscettico, con esplicita simpatia per il nazional-populista (ungherese) Viktor Orbán e un desiderio restaurativo di una parte della peggior storia dell’Europa contemporanea”.

Alle elezioni italiane di quest’anno, ci saranno tre candidati nella Circoscrizione Europa residenti in Spagna: Mariza Bafile per il Partito Demoratico, Giuseppe Stabile e Alessandro Zehentner per il la destra.

Nell’intervista concessa a El Periódico, Enrico Letta ha sostenuto che i sondaggi non solo danno il centro-destra in vantaggio, ma segnalano anche che “il 45% degli elettori è indeciso” e che il Pd lavorerà su “indecisi e astensionisti” per “convincerli dei rischi che si corrono con la destra”.

Rispetto al programma in vista delle elezioni, il segretario generale del Pd sostiene che la priorità dev’essere “far partire il prima possibile” il piano di ripresa post-Covid con fondi europei, “mettere un tetto al prezzo dell’energia” come già fatto in Spagna di recente, “lottare contro la crisi climatica”, ridurre le disuguaglianze e “ridurre fortemente le tasse sul lavoro”. Alla domanda: “Continuerà alla guida del Pd in caso di sconfitta?”, la risposta di Letta è: “Vinceremo…”.

Redazione Madrid