Il governo ottiene l’ok al decreto di risparmio energetico con i voti dei soci abituali

MADRID — Riparte dalla maggioranza di gennaio 2020 il nuovo corso politico per il governo spagnolo. Nel giorno della prima seduta al completo del Congresso dei deputati dopo la pausa estiva, il premier Pedro Sánchez e i suoi hanno ottenuto l’ok al decreto di risparmio energetico e aiuti di carattere sociale recentemente presentato come urgente per affrontare le conseguenze legate all’impatto della guerra in Ucraina.

Dopo qualche titubanza lasciata trapelare alla vigilia, tutti i principali partner parlamentari del presidente hanno votato a favore di queste misure, che comprendono aspetti come lo spegnimento notturno di vetrine e locali pubblici inutilizzati, ma anche l’offerta di abbonamenti gratis ai treni locali o a media percorrenza da settembre a dicembre. La compattezza mostrata oggi dal blocco di maggioranza mostra una discontinuità rispetto ai mesi precedenti alla pausa estiva, quando tale unione d’intenti è parsa venire meno a più riprese. Il governo può quindi affrontare le prossime sfide con qualche certezza in più, anche se sempre in un contesto di una certa fragilità intrinseca essendo in minoranza.

Già ieri, la vicepremier Teresa Ribera aveva assicurato in tv che il governo aveva i voti garantiti per ottenere l’ok al decreto. Tuttavia, poco prima, il portavoce socialista al Congresso, Patxi López, aveva ammesso che sarebbero state necessarie trattative “fino all’ultimo”. I conti in favore dell’esecutivo ancora non tornavano dopo che solo due formazioni dell’opposizione, Partito Popolare (PP) e Ciudadanos, si erano espressi esplicitamente sulla loro intenzione di voto, annunciando un “no”. Tutti gli altri hanno preferito il silenzio.

Nella gioranta di oggi, le incognite si sono poco a poco dissipate. Anche se, segnala la stampa iberica, alcuni partiti hanno aggiunto condizioni al loro voto favorevole. “Non aspettate sempre l’ultimo momento, e non tentate la sorte, perché magari un giorno o l’altro i conti non torneranno”, ha avvertito la portavoce del Partito Nazionalista Basca Idoia Sagastizabal. Nel frattempo, sono andati avanti gli abituali attacchi incrociati PSOE e il PP.

Nel corso della votazione odierna, il Congresso ha anche approvato che il decreto venga ora discusso in sede parlamentare come progetto di legge, il che permetterà di introdurre emendamenti.

Durante la stessa seduta parlamentare, i deputati hanno inoltre dato il via libera definitivo cosiddetta legge del “solo sì è sì”, norma che prevede una stretta contro le violenze sessuali reclamata a gran voce da molte donne. L’ultima votazione sul testo, promosso in particolare dalla ministra delle Pari Opportunità Irene Montero, si è tenuta al Congresso dei deputati, dove sono stati registrati 205 “sì” e 141 “no”. “Oggi è una giornata di vittoria, dopo molti anni di lotta”, ha commentato oggi la ministra. “Finalmente, il nostro Paese riconosce per legge che il consenso dev’essere al centro di tutte le relazioni sessuali”, ha aggiunto.

La Camera ha anche convalidato il nuovo sistema di contributi per i lavoratori autonomi: le modifiche sono volte a garantire che “le quote contributive corrispondano ai guadagni reali” dei lavoratori e “la sostenibilità a lungo termine delle pensioni” e delle prestazioni sociali per il settore.

Un altro provvedimento approvato è un decreto  con misure urgenti per far fronte agli incendi boschivi, un problema che ha colpito il Paese iberico con particolare durezza nel corso di quest’estate. Il testo prevede provvedimenti volti a migliorare la prevenzione e la risposta ai roghi anche al di là della stagione estiva.

Redazione Madrid

Lascia un commento