Sánchez punta sul gasdotto Spagna-Italia come ‘piano B’ alla via pirenaica

MADRID — L’alternativa alla ‘via pirenaica’ parte da Barcellona e arriva direttamente a Livorno. La grande partita energetica europea continua a tenere banco, con il governo spagnolo particolarmente attivo nella caccia a partnership con altri Stati membri per dar vita a una nuova, agognata, “interconnessione” tra la Penisola iberica e il resto del continente. Di fronte alle titubanze di Parigi sulla proposta di costruire un gasdotto che passi per la Francia, il premier Pedro Sánchez ha indicato subito un’alternativa. “Se il piano A non si potrà realizzare, bisognerà cercare un piano B, che sarebbe un’interconnessione energetica tra la Penisola Iberica e l’Italia”, ha detto ieri sera da Bogotà, facendo riferimento a un’idea lanciata già da alcuni mesi sia da Madrid sia da Roma.

L’idea di resuscitare un progetto simile al cosiddetto ‘MidCat’, un condotto che dovrebbe collegare la Catalogna con il sud della Francia la cui costruzione fu accantonata nel 2019 per motivi di sostenibilità economica, è tornata con forza di recente. Decisiva è stata la forte presa di posizione a favore di quest’opzione da parte della Germania, che affronta serie preoccupazioni per la propria dipendenza dal gas russo. Lo scorso 11 agosto, il cancelliere Olaf Scholz ha sostenuto che una soluzione del genere servirebbe “in modo massiccio ad alleviare la situazione delle forniture”.

Mentre il premier spagnolo ha definito questa possibilità “un sogno”, il governo francese ha reagito con scarsissimo entusiamo. “Un progetto del genere richiederebbe, in ogni caso, molti anni per essere operativo (il tempo per studi e lavori per questo tipo di infrastrutture richiede sempre molti anni) e quindi non risponderebbe alla crisi attuale”, è stata la presa di posizione di Parigi.

Ieri Sánchez è stato esplicitamente interpellato a riguardo durante il suo tour politico latinoamericano in corso in queste ore. “Se non si potrà fare a causa dei problemi di politica domestica in Francia”, ha risposto in merito alle titubanze del Paese transalpino sul MidCat, “c’è un’altra alternativa prevista nel progetto europeo a riguardo” (riferendosi a un eventuale gasdotto Barcellona-Livorno).

Il premier spagnolo ha ricordato inoltre che quella di sviluppare nuove infrastrutture per migliorare le connessioni energetiche è una delle “priorità” dell’Unione Europea. Ciò che preme principalmente a Madrid è permettere migliori collegamenti tra la Penisola iberica e il resto del mercato energetico continentale: l’assenza di tali connessioni è infatti vista come uno dei difetti che maggiormente condizionano i prezzi finali per i consumatori.

Come già reso noto dal governo spagnolo e quello italiano presieduto da Mario Draghi mesi fa, prima della crisi politica interna che ha portato alle dimissioni di quest’ultimo a luglio, l’idea di costruire un gasdotto tra Barcellona e Livorno è già stata oggetto di studi tecnici. “È un’opzione che va valutata molto seriamente pensando a medio e lungo termine”, ha confermato oggi, in un’intervista concessa ad Antena 3, la vicepremier e ministra della Transizione Ecologica spagnola Teresa Ribera. “Si tratterebbe di un’opera ingenieristica più complicata”, ha però precisato.

“La cosa più facile sarebbe, per un Paese che si dichiara europeista e nel momento estremamente critico in cui siamo, puntare su un progetto che potrebbe essere operativo nell’inverno 2023-2024. cioè la connessione attraverso i Pirenei”, ha poi aggiunto Ribera. “È importante ascoltare la Francia, ma lo è anche non affrontare la questione come una disputa bilaterale tra Spagna e Francia, perché non è così”.

In attesa di conoscere chi saranno gli interlocutori della controparte italiana dopo le politiche del 25 settembre, Sánchez dovrebbe avere occasione di parlare di energia nei prossimi giorni in Germania, dove, secondo indiscrezioni rese note dalla stampa spagnola, si riunirà con Scholz e altri esponenti del governo tedesco su invito del cancelliere.

Secondo quanto detto in conversazione informale con giornalisti su un volo per Quito, il premier spagnolo mantiene comunque ancora viva la speranza di convincere il presidente francese Emmanuel Macron a sposare il progetto del gasdotto dei Pirenei.

Redazione Madrid

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