Sánchez visita Petro a Bogotà: “La Spagna può ospitare dialoghi di pace”

Pedro Sánchez intervistato da W Radio in Colombia - Pool Moncloa/Borja Puig de la Bellacasa

MADRID — È caratterizzata da un’offerta precisa la tappa colombiana del ‘tour’ latinoamericano intrapreso oggi da Pedro Sánchez. “Ci offriamo per aiutare in tutto ciò che credo sia il buon senso per raggiungere la pace e, quindi, se questi colloqui di pace possono essere ospitati in Spagna, saremmo disposti ad ospitarli”, ha affermato il premier in un’intervista a W radio. Poco dopo, è arrivato un incontro con Gustavo Petro, neo-presidente colombiano (il primo di orientamento progressista nel Paese): un chiaro segnale dell’impronta che Sánchez ha voluto dare all’inizio del suo viaggio, sottolinea la stamppa iberica.

Proprio il riferimento al complicato processo di pacificazione della Colombia, Paese dilaniato dai conflitti armati interni, è stato uno dei primi realizzati dai due presidenti nella conferenza stampa successiva all’incontro bilaterale. “Vista la nostra fratellanza con la Colombia, mostriamo tutta la nostra disponibilità a contribuire a questa pace a cui sta lavorando il nuovo governo”, ha affermato.

Petro ha risposto sostenendo che gli “piacerebbe molto” che la Spagna possa esercitare in futuro la funzione di “garante”, ma è necessario che ci sia “stabilità” e il “consenso” delle altri parti chiamate in causa nelle trattative, così come della “società” ospite di un tale processo di dialogo. “La pace in Colombia ha bisogno dell’aiuto, dello sforzo e delle garanzie del mondo, dopo 60 anni o forse due secoli continui di conflitti, dopo i quali non siamo ancora riusciti a costruire la democrazia”, ha anche detto. “Non abbiamo ancora ottenuto convivenza, ma stiamo dando passi pieni di speranza, da parte di una società che non vuole più sangue e morti”

I due leader hanno citato diversi altri argomenti, dalla crisi climatica e la conseguente necessità di una transizione ecologica alla volontà di favorire le pari opportunità tra uomini e donne, affrontando anche il contesto internazionale segnato dalla guerra in Ucraina e questioni di politica interna.

Uno dei messaggi che Sánchez ha trasmesso riguarda la sua intenzione di intensificare le relazioni con l’America Latina. In questo senso, ha sottolineato che, quando Madrid occuperà la presidenza del Consiglio dell’UE nel secondo semestre del 2023, una delle iniziative sarà spingere per organizzare un nuovo vertice tra le due regioni. “Per l’Unione Europea in America Latina e ai Caraibi ci sono grandi opportunità”, ha dichiarato. “Per molti Paesi europei è una regione considerata vicina, dal punto di vista culturale, di valori e e della difesa di un ordine basato sul rispetto dei diritti fondamentali”.

Prima di vedere Petro, Sánchez ha partecipato a un incontro di carattere economico, a cui erano presenti diversi attori dei due Paesi. “La convergenza delle rispettive agende politiche ed economiche di entrambi i paesi è di grande importanza”, ha evidenziato ¡il premier spagnolo.

“Le priorità stabilite dal nuovo governo colombiano nella transizione energetica, nelle infrastrutture -soprattutto ferroviarie-, in connettività e digitalizzazione, nel miglioramento della produzione agricola o dei servizi igienico-sanitari e nella gestione dell’acqua rappresentano un’opportunità unica per le aziende spagnole leader mondiali in questi settori. Aziende coraggiose, senza paure né complessi di fronte a grandi progetti emblematici”, ha aggiunto.

Dopo la tappa colombiana, Sánchez viaggerà prima in Ecuador e poi in Honduras.

Redazione Madrid

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