Messico: reporter ucciso dopo post sui 43 desaparecidos

Fotos de periodistas fallecidos en México. (ANSA).

CITTÀ DEL MESSICO.  – Ancora un giornalista ucciso in Messico, tra i Paesi più pericolosi al mondo per la stampa. Il reporter Fredid Roman è stato freddato a colpi di arma da fuoco lunedì pomeriggio a Chilpancingo, capitale dello stato meridionale di Guerrero.

Roman ha avuto una lunga carriera come giornalista in diversi media ed è stato direttore del giornale La Realidad, che ha smesso di pubblicare diversi anni fa. Secondo quanto ricostruito dal quotidiano La Jornada, il cronista è salito a bordo del suo mveicolo dopo aver lasciato il suo ufficio lunedì pomeriggio, quando due persone su una motocicletta lo hanno raggiunto e hanno aperto il fuoco su di lui più volte. All’arrivo dei soccorsi, Roman era già morto a causa delle gravi ferite riportate.

Nel suo ultimo lavoro pubblicato su Facebook relativo al caso dei 43 “desaparecidos”, il giornalista ha menzionato un presunto incontro tra quattro funzionari al momento della scomparsa degli studenti, tra i quali l’ex procuratore generale Jesus Murillo Karam. Quest’ultimo è stato arrestato la scorsa settimana insieme a militari, poliziotti e narcotrafficanti dopo la pubblicazione del rapporto della commissione d’inchiesta relativa al caso.

Non è chiaro se l’articolo del giornalista sugli studenti scomparsi o il suo lavoro in generale abbiano avuto un ruolo nella sua morte. La Procura di Guerrero ha riferito che una delle piste di indagine seguite potrebbe essere correlata all’omicidio del figlio di Roman, avvenuto il primo luglio scorso ma non a causa del suo lavoro giornalistico.

Il presidente Andres Manuel Lopez Obrador ha deplorato l’omicidio di Roman e ha assicurato che il suo governo sta lavorando al caso. Ma quella contro i giornalisti in Messico sembra essere una violenza senza fine: secondo Reporter Senza Frontiere, dal 2000 oltre 150 cronisti sono stati assassinati nel Paese, e la maggior parte di queste uccisioni rimane impunita. In base ai dati di Articulo 19, durante l’attuale amministrazione López Obrador, da dicembre 2018, in Messico sono stati registrati oltre 2.000 attacchi contro la stampa, inclusi più di 40 omicidi.

(di Stefano Intreccialagli/ANSA).