Coronavirus Italia: in discesa gli indici dell’epidemia, Rt a 0,77

Roma, al ristorante in Piazza San Lorenzo in Lucina.
Roma, al ristorante in Piazza San Lorenzo in Lucina. (ANSA)

ROMA. – Ancora in discesa gli indici dell’epidemia di Covid-19 in Italia. L’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute fotografa, infatti, una curva che vede una diminuzione di tutti i parametri, dall’incidenza dei casi all’indice di trasmissibilità Rt all’occupazione dei reparti ospedalieri.

Tuttavia, il trend sembrerebbe registrare un iniziale rallentamento della diminuzione dei contagi, ma per poter dire con certezza che si tratti di una vera inversione di tendenza bisognerà attendere almeno la prossima settimana. A pesare su quella che sembrerebbe una ‘ripresa di velocità’ delle infezioni potrebbe in realtà essere, infatti, l”effetto Ferragosto’.

Secondo il nuovo monitoraggio, l’incidenza a livello nazionale è scesa ancora attestandosi a 260 casi ogni 100.000 abitanti. L’Rt medio è invece pari a 0,77: è dallo scorso giugno che non scendeva sotto tale quota. A calare ancora è pure l’occupazione dei reparti ospedalieri da parte dei pazienti Covid. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è infatti al 2,7% ed il tasso di occupazione in aree mediche scende all’11,0%. Solo una regione, la Puglia, è classificata a rischio moderato, mentre per tutte le altre il rischio è basso.

Anche i dati giornalieri del ministero della Salute segnalano un calo dei numeri: sono 24.691 i nuovi contagi nelle ultime 24 ore (ieri erano 27.296). Le vittime sono 124 (ieri 147). I tamponi effettuati sono invece 158.905 ed il tasso è al 15,5%, in calo. Sono invece 260 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (-8), ed i ricoverati nei reparti sono 6.782, 243 in meno nelle ultime 24 ore.

Insomma, “anche questa settimana continua a diminuire il numero di nuovi casi di Covid” e “c’è una tendenza alla diminuzione della congestione delle strutture sanitarie”, rileva il direttore Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. Tuttavia, avverte, “il virus continua a circolare nonostante il periodo estivo, anche se l’incidenza è più bassa, ed è dunque bene fare il solito richiamo alla prudenza soprattutto in presenza di grandi aggregazioni, e al senso di responsabilità individuale. E ricordiamo la forte raccomandazione alla vaccinazione per over60 e fragili”.

Evidenzia come gli indici epidemici “valutati sul medio periodo, siano sicuramente in calo, con una riduzione pari a circa il 30% dei contagi ogni settimana”, anche Cesare Cislaghi, già presidente della Società italiana di epidemiologia. Tuttavia, afferma, “gli indici degli ultimi 3-4 giorni hanno portato a dei dati ‘ballerini’: sembrerebbe cioè che la decrescita dei contagi stia un po’ rallentando, ma non si capisce ancora la ragione del fenomeno, ovvero se si tratti di una oscillazione dei valori relativi a contagi e decessi legata ai giorni di festività del Ferragosto e alla mancata registrazione dei dati in queste giornate o se, al contrario, l’andamento si stia davvero modificando verso un rallentamento della discesa della curva”.

Durante i giorni di Ferragosto, infatti, “molti non hanno fatto i tamponi o gli esami non sono stati notificati, così come i decessi, e questo spiega i ‘salti’ numerici con grosse differenze sui numeri relativi ai contagi e decessi da un giorno all’altro. Al momento – spiega – si stanno ancora recuperando i dati relativi ai giorni di festività, con un recupero dei casi non registrati”. Dunque, conclude, “ci vorrà ancora qualche giorno per comprendere il reale trend”.

Intanto, continua la discesa di contagi, ricoveri e decessi anche nel Regno Unito, e questo sullo sfondo del mantenimento della strategia di revoca di tutte le restrizioni. Nonostante il consistente calo dei contagi le autorità sanitarie raccomandano comunque attenzione in particolare per anziani e fragili, e da settembre verrà offerto il richiamo o ‘booster’ a circa 26 milioni di persone con un nuovo vaccino bivalente – dopo che la Gran Bretagna è stata la prima ad approvare quello di Moderna – appositamente studiato per contrastare la variante Omicron e la forma originale del virus.

(di Manuela Correra/ANSA)