Draghi: “Su Ita governo andrà fino in fondo e deciderà”

Una donna cammina davanti al tabellone con il logo di Ita
Una donna cammina davanti al tabellone con il logo di Ita Airways. REUTERS/Remo Casilli

ROMA. – “Su Ita il governo andrà fino in fondo e deciderà”. Il premier, Mario Draghi, lo scandisce in conferenza stampa dopo il Cdm. E il ministro dell’Economia Daniele Franco spiega che “nessuna delle due proposte pervenute”, ossia quella di Lufthansa-Msc (quest’ultimo partner di maggioranza) e del fondo statunitense Certares,  “è pienamente coerente con quanto richiesto dal dpcm.

Per cui in tempi molto brevi, in questi giorni, verrà chiesto loro di formulare ulteriori proposte, chiedendo di rispondere in tempi brevissimi”.

Le risposte del governo arrivano dopo che in mattinata l’amministratore delegato di Lufthansa, Karsten Spohr, aveva detto, durante la conference call con gli analisti sui conti del trimestre, di aver “scritto una lettera a Draghi sul fatto che bisogna essere veloci e che la nostra pazienza non è infinita”, sottolineando che “al di là di sviluppi politici, Ita ha bisogno di un partner e noi pensiamo di essere quello giusto”.

Le rivelazioni dell’amministratore delegato di Lufthansa sulla lettera inviata a Draghi sono arrivate qualche giorno dopo le parole di Giorgia Meloni, nettamente contraria alla vendita della newco ai tedeschi. “Mi auguro che il presidente Draghi smentisca l’ipotesi di un’accelerazione del processo di vendita di Ita a Lufthansa”, aveva detto la leader di Fratelli d’Italia.

“Dal 25 settembre in poi tutto potrà cambiare e al rilancio della nostra compagnia aerea di bandiera penserà chi governerà”, aveva poi sottolineato.

E sulle dichiarazioni di Spohr è intervenuto a stretto giro Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera di Fratelli d’Italia, affermando che “quelle frasi dal tenore intimidatorio sono irricevibili”. Durante la conference call Spohr ha anche fatto presente che i sindacati di Ita sono “diventati attivi” per chiedere una “soluzione veloce” al governo attuale, perché credono che Ita abbia “bisogno di un partner” e che Msc e Lufthansa “siano quelli adatti”. E’ una “cosa nuova per me, che i sindacati manifestino per Lufthansa”, ha detto l’a.d.

Dal canto loro i sindacati fanno però notare che le valutazioni sul futuro partner di Ita non competono a loro. “Si decida a chi affidare, a chi prendere come azionista di riferimento il privato per Ita al più presto”, ma “la valutazione di chi sia la miglior offerta fatta non attiene a noi”, ha detto il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, invitando Draghi “a fare l’ultimo pezzetto di un percorso che è stato molto complicato”.

Il leader sindacale ha quindi sottolineato che “Ita non può stare da sola” e chi sostiene che la newco “possa avere le condizioni” per svilupparsi anche da sola, “non conosce il trasporto aereo e ne fa solamente una questione di campagna elettorale”.

Anche per il segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito, “non c’è tempo da perdere, va trovata una soluzione industriale in tempi rapidi perché va pianificata anche la stagione estiva del prossimo anno che sarà decisiva come i dati di traffico passeggeri e merci ci dimostrano”.

Per la Fit Cisl “è indispensabile che il Governo prosegua rapidamente il percorso per finalizzare l’accordo relativo alla cessione di Ita”, ha detto Monica Mascia, segretaria nazionale responsabile del trasporto aereo Fit-Cisl, sottolineando  che “l’assenza di una decisione tempestiva, determinerà una perdita di valore e di attrattività dell’azienda”.

Per quanto riguarda i conti, nel secondo trimestre Lufthansa ha registrato un risultato prima degli oneri finanziari (Ebit) positivo per 393 milioni, il primo dato ‘in nero’ da inizio pandemia. In generale l’utile operativo è stimato almeno in 500 milioni per l’intero 2022.

(di Alfonso Abagnale/ANSA).