Colombia ong: uccisi 957 leader società civile in 4 anni

Una manifestazione per i diritti umani in colombia in una foto d'archivio.
Una manifestazione per i diritti umani in colombia in una foto d'archivio. (Ansalatina)

BOGOTÁ.  – Almeno 957 leader sociali e difensori dei diritti umani sono stati uccisi nei quattro anni di governo in Colombia del presidente Iván Duque che si concludono il 7 agosto, ha assicurato l’Istituto di studi per lo sviluppo e la pace (Indepaz).

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La ong, che da oltre 30 anni svolge un'attività di monitoraggio e di analisi sul conflitto interno colombiano, ha pubblicato un rapporto sulla violenza nel Paese, alla vigilia dell'avvicendamento al potere domenica fra Duque e il nuovo presidente di sinistra, Gustavo Petro.

Altre organizzazioni, come l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti umani verificano l'attività svolta da ciascuna vittima per determinare se stesse effettivamente lavorando al servizio della popolazione.

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Inoltre, secondo il rapporto di Indepaz che copre il periodo fra il 7 agosto 2018 e l'1 agosto 2022, 271 membri delle ex-Farc che hanno accettato di deporre le armi e di reintegrarsi nella società, sono stati assassinati.

Nel quadriennio appena trascorso, sottolinea Indepaz, sono avvenuti anche 313 massacri, in cui hanno perso la vita 1.192 persone.

La maggior parte degli omicidi di leader sociali, difensori dei diritti umani ed ex combattenti Farc si è concentrata in cinque dipartimenti: Cauca, Antioquia, Nariño, Valle del Cauca e Putumayo.

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