Gas: accordo Ue sul piano di risparmio, per Madrid il taglio sarà del ‘7-8%’

La vicepresidenta tercera y ministra de Transición Ecológica, Teresa Ribera

MADRID — È soddisfatta Teresa Ribera dopo il Consiglio europeo straordinario sull’energia tenutosi oggi a Bruxelles. Dall’accordo raggiunto per un piano collettivo di risparmio del gas, resosi necessario per il turbolento contesto internazionale con la guerra in Ucraina, la Spagna ha infatti ottenuto una deroga rispetto al taglio generico dei consumi del 15%, un criterio inizialmente criticato fortemente da Madrid e altri governi. La quota “volontaria” fissata per il Paese iberico oscillerà tra il 7 e l’8%, ha confermato successivamente la vicepremier e ministra della Transizione ecologica spagnola in un’intervista concessa a TVE.

“Questo accordo evidenzia non solo un obiettivo comune di ridurre il consumo di gas del 15% per l’UE nel suo insieme, ma anche l’importanza che ciascuno di noi lo faccia nei termini ritenuti più appropriati, tenendo conto delle nostre possibilità e del resto delle misure con cui possiamo contribuire in termini di solidarietà”, aveca commentato la stessa Ribera in conferenza stampa dalla capitale belga.

Come riportato dall’ANSA e altri media, l’accordo europeo prevede infatti che, in caso di rischi di “crisi di elettricità”, vengano applicate esenzioni per isole (Irlanda, Malta, Cipro) o aree a bassa interconnessione energetica, come la Penisola Iberica. “Quegli Stati che hanno problemi sull’elettricità per vari motivi possono ridurre il target di riduzione obbligatoria di gas”, ha spiegato il vicepremier e ministro dell’Industria ceco, Josef Sikela.

“L’Europa sta entrando in una nuova fase”, ha considerato da parte sua Ribera dopo il meeting europeo. “L’Europa mostra che la politica energetica offre margini per trovare spazi verso una maggiore cooperazione, per una maggiore condivisione delle nostre infrastrutture, un uso molto più intelligente delle nostre risorse”.

La vicepremier spagnola era stata una delle prime a manifestare dissenso rispetto a una prima proposta di Bruxelles in merito al piano di risparmio energetico. In quel caso, l’ipotesi di deroga per la Penisola iberica era di un taglio del 10% e non del 15%. Ribera aveva criticato, in particolare, il fatto che l’Ue non avesse chiesto precedentemente “l’opinione” dei vari Paesi.

“Crediamo che la prima cosa che uno debba fare quando si rende conto di aver bisogno di sostegno e aiuto sia lavorare con coloro a cui si chiede sostegno e aiuto”, aveva detto. “Vogliamo essere solidali” — ha poi aggiunto — “ma non accettiamo  l’imposizione di obblighi che, in termini di sforzi richiesti, sono al di sopra di quanto ci corrisponde e di ciò che viene richiesto ad altri partner”.

Redazione Madrid

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