Scuole promosse su igiene e Ffp2, male aerazione

Un mese dall'inizio dell'anno scolastico alla Guido Negri di Vo' Euganeo, Padova, 5 ottobre 2020.
Un mese dall'inizio dell'anno scolastico alla Guido Negri di Vo' Euganeo, Padova, 5 ottobre 2020. . ANSA/NICOLA FOSSELLA

ROMA. – Promosse le scuole italiane per l’igiene delle mani, parzialmente per il controllo della temperatura, mentre per l’aerazione dei locali, che potrebbe essere una delle misure principe contro il Covid, le strutture non sono ancora pronte per affrontare in sicurezza l’avvio del prossimo anno scolastico. E l’assenza di interventi su aerazione e ventilazione ostacolano il rientro in classe senza mascherine.

È questo emerge dalla survey della Fondazione Gimbe con con l’Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola (Anp) che ha coinvolto 312 istituzioni scolastiche. L’indagine rivela inoltre difficoltà nelle attività di tracciamento: in un caso su 3 ci sono stati ritardi delle Asl nell’attivazione delle procedure di loro competenza.

Per migliorare ventilazione e aerazione dei locali ci si è affidati prevalentemente al protocollo “finestre aperte”, in misura minore ad attrezzature per la purificazione e filtrazione dell’aria e solo in 9 casi sono stati installati sistemi di ventilazione meccanica controllata. “L’assenza di un’adeguata ventilazione ed aerazione dei locali – commenta Antonello Giannelli, presidente Anp – è il vero tallone d’Achille, in assenza del quale il prossimo anno scolastico difficilmente potrà essere affrontato senza ricorrere all’utilizzo delle mascherine”.

“I risultati della survey – spiega ancora Giannelli assieme a Nino Cartabellotta presidente di Fondazione Gimbe – restituiscono un quadro delle misure per aumentare la sicurezza Covid-19 nelle scuole, lasciando emergere varie criticità. Questo il quadro.

– Igiene delle mani. Il giudizio per questa voce è ottimo: disponibilità di dispenser negli spazi appropriati (98,7%), procedure standardizzate (92,9%), interventi formativi per personale scolastico e alunni (91,6%)

– Igiene delle superfici. Sanificazioni nell’89,7% dei casi “nonostante le conoscenze scientifiche – dice Cartabellotta – abbiano definitivamente confermato già dalla primavera 2021 che il Sars-CoV-2 si trasmette quasi esclusivamente per via aerea”.

– Vaccinazioni. Il 46,8% ha fatto attività di informazione, il 21,5% ha coinvolto esclusivamente gli alunni. Solo meno di un terzo delle scuole (31,7%) non ha effettuato alcuna promozione sulla campagna vaccinale degli alunni. Le Asl hanno effettuato vaccinazioni nei locali scolastici solo nell’11,9% dei casi e il 45,1% dei dirigenti delle scuole dove non è stata effettuata non ritiene applicabile questa iniziativa per aumentare le coperture vaccinali, verosimilmente – commenta Giannelli – perché la normativa vigente non facilita tali esperienze.

– Testing. Il 20,3% delle scuole ha partecipato alla campagna di testing delle “scuole sentinella” destinato alle scuole primarie e secondarie di primo grado. – Tracciamento e quarantene. I provvedimenti sono stati emanati nel rispetto delle tempistiche in circa due terzi dei casi (63,3%).

– Misurazione della temperatura. Ben il 96,5 % ha acquistato termometri digitali e/o termoscanner) ma la misurazione per gli alunni nel 39,7% dei casi è stata demandata alle famiglie e nel 31,6% non è stata effettuata.

– Mascherine. Le Ffp2 sono state indossate da tutti gli alunni e per tutta la durata prevista nella quasi totalità dei casi (97,4%).

– Distanziamento. In due terzi delle scuole (66,6%) in classe è stato possibile mantenere la distanza di almeno 1 metro fra gli alunni, mentre a causa di limiti strutturali aula-dipendenti nel 6,4% non è stato possibile e nel 27% possibile, ma non in tutte le classi.

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