Missili russi su Odessa, già in crisi l’intesa sul grano

Una barricata davanti all'edificio dell'Opera di Odessa.
Una barricata davanti all'edificio dell'Opera di Odessa. (CNN)

ROMA. – L’accordo sul grano rischia di disintegrarsi ancor prima di vedere la luce sotto il fuoco dei missili di Vladimir Putin. A meno di 24 ore dalla firma a Istanbul dell’intesa mediata da Onu e Turchia sull’esportazione dei cereali ucraini da tre porti del Mar Nero (Odessa, Chernomorsk e Yuzhny), Kiev accusa Mosca di aver lanciato quattro missili da crociera Kalibr proprio contro il porto di Odessa, ed esattamente nel luogo che ospita uno dei magazzini di grano.

“Questo dimostra solo una cosa”, che Mosca “troverà il modo di non attuare” l’intesa, ha attaccato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Ancora più duro il portavoce del ministero degli Esteri, Oleg Nikolenko, che ha parlato di uno “sputo di Putin in faccia al segretario generale dell’Onu Antonio Guterres e al presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan, che hanno compiuto enormi sforzi per raggiungere un accordo”.

Mosca tuttavia nega, anche se per interposta persona, evitando dichiarazioni dirette. “I russi ci hanno detto che non hanno assolutamente nulla a che fare con questo attacco e che stanno esaminando la questione molto da vicino”, ha precisato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, pur dicendosi “preoccupato”.

Un balletto di accuse pesanti e smentite a metà che getta ombre grevi su un accordo che ieri è stato salutato dagli osservatori come un primo spiraglio di luce nel conflitto che sembra avvitato in una spirale senza prospettive. Dal terreno le notizie arrivano confuse. Responsabili locali hanno parlato di “due missili abbattuti dalle forze di difesa antiaeree e due che hanno colpito le strutture infrastrutturali del porto”.

“Ecco quanto valgono questi accordi con un Paese terrorista”, ha commentato amaro Yuriy Ignat, portavoce del Comando dell’Aeronautica militare dell’Ucraina. In un primo momento il deputato Oleksiy Goncharenko aveva affermato che c’erano vittime, poi dalla Guardia meridionale è stata smentita sia la presenza di morti e feriti sia il fatto che ci fossero danni significativi. In serata un nuovo bilancio fornito dal capo dell’amministrazione militare regionale di Odessa Maksym Marchenko parlava invece di “alcuni feriti e danni all’infrastruttura portuale”.

La Russia “è un Paese terrorista con il quale è impossibile negoziare qualsiasi cosa. E tutti gli accordi con loro non valgono nemmeno la carta su cui sono scritti”, ha attaccato Marchenko. Intanto dal mondo le reazioni sono durissime, a partire dall’Onu. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha condannato “con fermezza” l’attacco, definendo “imperativa” la piena attuazione dell’accordo.

Condanna anche da parte dell’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, secondo il quale “colpire un obiettivo cruciale per l’esportazione di grano un giorno dopo la firma degli accordi di Istanbul” dimostra “ancora una volta il totale disprezzo della Russia per il diritto e gli impegni internazionali”. Per il commissario Ue Paolo Gentiloni le bombe russe su Odessa sono “una sfida all’Onu e a ogni sforzo di negoziato”.

L’ambasciatrice Usa a Kiev, Bridget Brink, ha definito l’attacco missilistico russo “oltraggioso”. “L’Italia – ha scritto in un tweet la Farnesina – condanna fermamente l’attacco al porto di Odessa e chiede che venga data piena attuazione all’accordo sulle esportazioni di grano dall’Ucraina firmato ieri”.

Intanto lo stato maggiore ucraino ha annunciato di aver respinto un assalto delle forze russe verso Kramatorsk, nel Donetsk. A Kirovohrad, nel centro del Paese, ci sono stati tre morti e 19 feriti per un attacco contro un’infrastruttura ferroviaria. E Zelensky tiene alta la bandiera della controffensiva mediatica.

“La guerra non ha spezzato l’Ucraina e non la spezzerà”, ha detto il presidente alla cerimonia di apertura del Summit internazionale delle First Ladies and Gentlemen che ha riunito a Kiev celebrità e personalità da varie parti del mondo. Oltre alle first lady di Lettonia ed Estonia, che hanno visitato anche Bucha e Irpin, hanno confermato la loro partecipazione l’ambasciatore di buona volontà dell’Unicef David Beckham e gli attori Richard Gere, Ashton Kutcher e Mila Kunis.

(di Eloisa Gallinaro/ANSA)

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