ROMA. – Nell’ultima settimana sono aumentate le reinfezioni sul totale dei casi di Covid-19 segnalati in Italia, con un incremento del 12% e crescono lievemente anche i casi asintomatici dal 74% al 76%, secondo il “Report esteso su Covid-19: sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale” dell’Istituto Superiore di Sanità. Dal 24 agosto 2021 al 13 luglio 2022 sono stati segnalati 813.817 casi di reinfezione, pari a 5,2% del totale dei casi notificati.
Intanto una nuova ricerca indica che il sistema immunitario può ricordare a lungo di essere stato in contatto con il virus SarsCoV2, per un periodo che va da tre a 21 mesi dall’infezione. I risultati dello studio, pubblicato sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze, Pnas, e coordinata da Anna Martner, dell’Università svedese di Göteborg, potrebbero aiutare a capire perché nei casi di reinfezione si osserva una riduzione sia dei casi gravi di Covid-19, sia della mortalità.
Sul fronte dei contagi quotidiani, diminuiscono ancora i casi registrati nelle ultime 24 ore: sono 68.170, secondo il ministero della Salute. Ieri erano stati 71.075. Le vittime sono invece 116, in calo rispetto a ieri quando erano 155. Il tasso scende al 19,4 % con oltre 350mila tamponi effettuati. Negli ospedali ci sono invece 408 pazienti ricoverati in terapia intensiva, con 52 ingressi giornalieri. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 10.857, 87 in meno rispetto a ieri.
Ma le infezioni potrebbero essere un numero superiore rispetto a quelle segnalate: secondo il report dell’Iss “in questa fase, caratterizzata dalla circolazione di varianti altamente trasmissibili, è verosimile che ci sia stato anche un aumento della quota di persone che hanno avuto un’infezione non notificata ai sistemi di sorveglianza per motivi legati sia alla mancata diagnosi che alla ‘autodiagnosi’. Questo fenomeno potrebbe portare alla sottostima del tasso di incidenza, e quindi del rischio relativo, e dell’efficacia vaccinale”.
In tema di immunizzazione inoltre l’Iss, sottolinea che fra i ricoverati per Covid-19 i non vaccinati risultano essere almeno il triplo (3,5 volte più numerosi rispetto a chi ha fatto la terza e la quarta dose del vaccino) e, sempre fra i non vaccinati, i decessi sono almeno il quadruplo rispetto a chi ha fatto il vaccino. Secondo i dati, nel dettaglio, nel periodo 3 giugno – 3 luglio, il tasso di ospedalizzazione nei non vaccinati è di 85 ricoveri per 100.000 abitanti, rispetto al dato dei vaccinati con ciclo completo da oltre 120 giorni (26 ricoveri per 100.000 abitanti) e a quello dei vaccinati con dose aggiuntiva/booster (25 ricoveri per 100.000 abitanti).
Nelle terapie intensive il tasso di ricoveri per i non vaccinati è di 4 ricoveri per 100mila abitanti contro 1 ricovero sia per chi ha fatto il ciclo completo da oltre 120 giorni sia per chi ha fatto la dose aggiuntiva/booster. Quanto alla mortalità, il tasso per i non vaccinati è 12 decessi per 100mila abitanti, circa quattro volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da oltre 120 giorni e circa sei volte e mezzo più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster.