Coronavirus Italia: la curva flette. Oms mette in guardia sull’autunno

Operazioni di vaccinazione presso la Asl1 di Roma..
Operazioni di vaccinazione presso la Asl1 di Roma.. ANSA/ETTORE FERRARI

ROMA. – Il Covid rallenta la sua corsa in Italia: diminuiscono contagi e decessi. Ma l’Organizzazione mondiale della Sanità mette in guardia per i prossimi mesi, prevedendo in autunno e in inverno un nuovo “aumento di infezioni, ricoveri e decessi” e consiglia di mettere in atto fin da subito misure per ridurre i rischi associati al Covid.

Oggi i contagi sono scesi a quota 86.067, riferisce il ministero della Salute – ieri erano 120.683. Le vittime sono 157 (125 se si considera il ricalcolo di alcune regioni come Abruzzo, Campania e Sicilia) rispetto alle 176 di ieri. Sostanzialmente stabile il tasso di positività, al 22,6%, con oltre 380mila tamponi effettuati. Sono invece 410 i pazienti in terapia intensiva, 3 meno di ieri, mentre nei reparti ordinari sono 11.037, 62 in più. Sul fronte ospedaliero in 24 ore i posti letto occupati nelle terapie intensive calano di un punto e tornano al 4% mentre in una settimana il numero dei ricoverati si dimezza portandosi al 17,1% – spiega la Fiaso – rispetto al 35% di sette giorni prima.

Sempre secondo la consueta rilevazione della Fiaso, tra i ricoverati il 21% non è vaccinato mentre tra gli immunizzati, il 62,5% ha ricevuto l’ultima dose da oltre 6 mesi. Quest’ultima percentuale sale all’85% se si considerano solo i pazienti finiti in terapia intensiva per Covid. “Negli ospedali ormai arrivano sempre più pazienti di età media elevata, circa 70 anni: 2 su 10 non sono vaccinati mentre, tra i vaccinati, 2 su 3 hanno ricevuto l’ultima dose da più di sei mesi e hanno dunque un titolo anticorpale più basso”, sottolinea il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore, per il quale “questi numeri testimoniano ancora di più l’urgenza di provvedere alla somministrazione della quarta dose booster per gli over 60”.

Secondo l’Agenas, inoltre, in 24 ore la percentuale dei posti in terapia intensiva occupati da pazienti Covid è scesa di un punto tornando al 4% mentre è stabile al 17% quella nei reparti di area non critica. Salgono però a 10 le regioni oltre la soglia del 20% con l’Umbria in testa col 43%. Istituzioni ed esperti ribadiscono poi l’efficacia dei vaccini contro la malattia grave.

Un nuovo studio guidato dall’Università di Washington e pubblicato sulla rivista Science afferma che la dose booster dei vaccini anti-Covid, nonostante questi siano basati su varianti non più in circolazione, difende in parte anche da Omicron, evitando le conseguenze più gravi dell’infezione. E proprio sul fronte vaccini arriva l’annuncio di Pfizer e BioNTech che hanno chiesto l’approvazione all’Ema per il vaccino aggiornato per gli over 12: si tratta di un vaccino bivalente che oltre a contrastare il vecchio virus è stato adattato anche alla sotto-variante Omicron BA.1.

Il raffreddamento della curva non deve però far abbassare la guardia: l’Oms in un documento pubblicato dall’ufficio europeo dell’Organizzazione fornisce le indicazioni per prepararsi alla prossima stagione fredda con una serie di misure per contenere la pandemia. Si va dall’aumento delle coperture vaccinali nella popolazione generale alla somministrazione delle quarta dose ai gruppi a rischio una volta passati tre mesi dall’ultima dose; dalla promozione dell’uso della mascherina al chiuso alla ventilazione degli spazi pubblici come le scuole, fino all’utilizzo tempestivo di tutte le armi terapeutiche disponibili, per esempio gli antivirali.

Dal punto di vista sanitario, la priorità è tenere in vita ed efficiente il sistema di sorveglianza. Il documento consiglia, però, anche di prevenire la sofferenza dei servizi sanitari assumendo, anche con forme flessibili, nuovo personale. Ma occorre adottare le misure fin da subito: “Aspettare l’autunno per metterle in pratica sarà troppo tardi”, avverte il direttore di Oms Europa, Hans Kluge .

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