Superlega scuote Ryder Cup, Stenson fuori da team Europa

Henrik Stenson in azione.

ROMA.  – L’avanzata economica della Superlega araba si abbatte anche sulla Ryder Cup 2023. Henrik Stenson, annunciato solo quattro mesi fa come capitano del team continentale nella sfida agli Usa in programma il prossimo anno a Roma, è stato sollevato dall’incarico e con effetto inmediato dalla Ryder Cup Europe.

Lo svedese, nonostante un contratto firmato, con tanto di penale in caso di rescissione, ha accettato le lusinghe e i petrodollari della LIV Golf. Un duro colpo per la Ryder Cup, che mette in palio la coppa e l’onore della vittoria: nessun montepremi. Ed è anche per questo motivo che la scelta di Stenson, 46enne di Goteborg, viene vista nell’ambiente come un tradimento. Tant’è, a Stenson – già avvicinato dalla Superlega prima di accettare l’incarico di capitano del Vecchio Continente – sarebbero stati offerti 50 milioni di dollari, una cifra che avrebbe fatto vacillare le (in)certezze dello scandinavo.

“Il suo mandato è da considerarsi cessato con effetto immediato. Alla luce delle decisioni relative a circostanze personali da lui prese, è chiaro che non sarà in grado di adempiere agli obblighi contrattuali per i quali si era impegnato nei confronti della Ryder Cup Europe. La scelta del nuovo capitano europeo sarà fatta a tempo debito. Fino a quel momento, la Ryder Cup Europe non rilascerà ulteriori commenti” la comunicazione di Ryder Cup Europe che non fa però alcun accenno alla Superlega.

La mossa del Ceo della LIV Golf, Greg Norman, è di quelle destinate a lasciare il segno. Con l’australiano, soprannominato “lo squalo bianco”, che intanto si prepara ad annunciare anche altri campionissimi: oltre a Stenson, sono in procinto di passare alla nuova potenza economica del golf anche l’australiano Cameron Smith (reduce dal trionfo al The Open), numero 2 mondiale, e il giapponese Hideki Matsuyama (suo il The Masters nel 2021).

Ingaggi che obbligano il PGA Tour e il DP World Tour, come suggerito anche da tanti campioni del green – da Rory McIlroy a Francesco Molinari – ad aprire un confronto con la LIV Golf per provare a trovare una soluzione a una vicenda che rischia di minare perfino la credibilità della Ryder Cup, terzo evento mediatico più importante al mondo dopo mondiali di calcio e Olimpiadi.

E l’esempio di Tiger Woods, che ha rifiutato un’offerta di 1 miliardo di dollari, appare sempre più come un caso (quasi) isolato. Da Dustin Johnson a Brooks Koepka, da Phil Mickelson a Sergio Garcia, da Bryson DeChambeau a Patrick Reed: tanti i big che hanno già scelto la Superlega intraprendendo anche battaglie legali con PGA Tour e DP World Tour.

E ora la Ryder Cup Europe è a un punto di non ritorno. La scelta del nuovo capitano dovrebbe arrivare nel giro di una settimana.

Il norvegese Thomas Bjorn (tra i vicecapitani del Vecchio Continente insieme a Edoardo Molinari), che ha guidato al successo l’Europa nel 2018 a Parigi, potrebbe essere il prescelto. In lizza anche l’inglese Luke Donald e lo scozzese Paul Lawrie. Dai candidati alle suggestioni. Con RCE che, per dare un segnale forte, potrebbe provare a convincere Rory McIlroy – tra i più critici nei confronti della Superlega – a intraprendere il doppio ruolo di capitano-giocatore. Più un sogno che un’ipotesi.

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