Arrestato piromane che ha causato l’incendio ieri a Roma

Una veduta aerea della scena dell'incendio divampato a Centocelle, alla periferia di Roma, 10 luglio 2022.
Una veduta aerea della scena dell'incendio divampato a Centocelle, alla periferia di Roma, 10 luglio 2022. ANSA

ROMA. – Lo hanno fermato mentre si aggirava ancora con l’accendino in mano. A notarlo erano stati i vigili del fuoco intervenuti per domare le fiamme, da lui appiccate, dell’ennesimo incendio che ha interessato Roma mandando in fumo parte del Parco della tenuta dei Massimi, nella zona di via della Pisana, quadrante sud est della Capitale. L’autore del rogo è stato individuato ed arrestato dalla polizia.

Si tratta di un romano di 62 anni, incensurato. Per lui, bloccato dagli agenti del commissariato Monteverde, è scattata la pesante accusa di incendio doloso che prevede pene che vanno da uno a cinque anni di reclusione. Le fiamme erano divampate nella tarda mattinata di ieri da alcune sterpaglie e complice il vento rapidamente propagate andando ad interessare anche l’area del giardino sensoriale, una zona verde inaugurata lo scorso maggio e destinato a soggetti con disabilità psichica.

La colonna di fumo, così come accaduto per gli altri quattro maxi incendi che hanno colpito il centro della Capitale nell’ultimo mese, era visibile da molte zone della città. Il rogo è stato circoscritto solo oggi grazie anche all’impiego di un canadair. “Chi si macchia di simili gravi atti criminali deve sapere che non rimarrà impunito. Proteggiamo il nostro patrimonio verde, e la nostra salute”, ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ringraziando la polizia per l’operazione.

Il Campidoglio nelle scorse settimane, commentando gli episodi che hanno interessato sia il quadrante nord, con l’incendio nella zona della Pineta Sacchetti, che l’area est con il rogo nella zona di Centocelle, aveva affermato che dietro questi eventi “c’è la mano dell’uomo”.

Il bollettino degli incendi a Roma si aggiorna, oramai, quotidianamente. Oggi ad andare a fuoco alcune sterpaglie nella zona di Malagrotta, già interessata nel giugno scorso da un rogo che ha distrutto parte dell’impianto per lo smaltimento dei rifiuti. Le fiamme hanno lambito l’impianto Ama di Castel Malnome e l’area di stoccaggio Jet A1 del carburante per aerei. Sul posto oltre ai vigili del fuoco anche i carabinieri e personale della protezione civile. Su quanto sta avvenendo in queste settimane è al lavoro la Procura che ha aperto una serie di fascicoli in cui si ipotizzano anche fattispecie dolose.

I magistrati hanno affidato l’attività di indagine anche alla Forestale per verificare eventuali danni anche di natura ambientale, con veleni dispersi nell’aria e poi ‘ripiovuti’ su una ampia fetta di territorio cittadino. Parallelamente i pm hanno avviato verifiche anche sulla gestione del verde pubblico e accumuli di rifiuti abbandonati a Roma.

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