Brasile: forze armate chiedono conteggio parallelo voti

BRASILIA.  – In Brasile, scatta una nuova offensiva del governo nei confronti del processo elettorale in vista delle presidenziali del prossimo 2 ottobre: il ministro della Difesa, generale Paulo Sergio de Oliveira, ha proposto di effettuare un conteggio parallelo dei voti, rafforzando così i dubbi sull’affidabilità delle urne elettroniche espressi dal presidente di destra, Jair Bolsonaro, candidato alla rielezione contro l’ex presidente di sinistra, Luiz Inacio Lula da Silva.

</div
Oliveira e suoi consiglieri hanno presentato al Congresso una serie di "suggerimenti" per il Tribunale superiore elettorale (Tse, l'organo responsabile per la regolarità delle elezioni), ribadendo che il sistema di voto elettronico presenta "vulnerabilità", come più volte sostenuto da Bolsonaro.

Nel corso di un'audizione svoltasi ieri al Senato, il ministro ha proposto che i militari partecipino al controllo esterno delle elezioni e che si svolga una votazione parallela con schede cartacee, ipotesi a suo tempo già scartata dal presidente uscente del Tse, Edson Fachin.

Oliveira ha sottolineato che le iniziative della Difesa sono “tecniche”, senza alcun tipo di “pregiudizio politico”, e che mirano a rendere il voto “più trasparente”.

Da parte sua, il vicepresidente della Repubblica, Hamilton Mourao, ha escluso che i militari possano essere coinvolti in un progetto di “destabilizzazione” politica e ha assicurato che in “Brasile non c’è spazio per un 6 gennaio (2021)”, alludendo all’assalto del Campidoglio americano da parte de sostenitori dell’ex presidente Usa, Donald Trump.

“Il ministro della Difesa e i comandanti delle Forze armate” hanno già pubblicamente promesso che “non interferiranno nel processo elettorale”, ha sottolineato Mourao.

Lascia un commento