Settanta furti da febbraio, ladro inafferrabile

Presentazione della mostra e del film su Diabolik "Colpo grosso al museo"” presso il museo nazionale del cinema di Torino alla Mole Antonelliana, Torino
Presentazione della mostra e del film su Diabolik "Colpo grosso al museo"” presso il museo nazionale del cinema di Torino alla Mole Antonelliana, Torino, 16 dicembre 2021 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

RAVENNA. – Da febbraio ha messo a segno una settantina di furti a Ravenna tra bar, ristoranti, pizzerie e stabilimenti balneari. Gli ultimi due colpi li ha piazzati giusto la notte tra martedì e mercoledì in altrettante trattorie alle porte del centro storico: in una è addirittura riuscito a entrare dal vasistas – sportello a vetri girevole – sopra alla porta d’ingresso.

Un ladro seriale particolarmente agile insomma che, vestito di nero con cappuccio e guanti, scarpe da ginnastica griffate e armato di palanchino, si concentra perlopiù sui fondo-cassa non disdegnando nemmeno cellulari, tablet, televisori e altri apparecchi elettronici. Un rompicapo per le forze dell’ordine. Agisce di notte, quasi mai nei weekend: determinato e spavaldo, talvolta, alla fine dei colpi, ha pure salutato verso le telecamere di sicurezza del locale preso di mira.

La fine delle sue intrusioni per lui avrebbe potuto arrivare la notte tra il 18 e il 19 maggio quando era entrato in un ristorante di Marina di Ravenna dotato di un dispositivo che in casi di intrusione rilascia una coltre di denso fumo bianco. Il dispositivo però non è scattato all’istante, lasciando il tempo al novello Arsenio Lupin di allontanarsi senza conseguenze.

Una notte decisamente fortunata per il malvivente dato che poche centinaia di metri più avanti il titolare del secondo ristorante preso di mira lo aveva visto armeggiare con la cassa appena rubata, scambiandolo tuttavia per un pescatore tornato da una battuta notturna di spigole. E forse il ladro seriale da quell’episodio ha preso ancora più sicurezza tanto da arrivare ad asportare da uno stabilimento di Punta Marina, una cassa blindata da 30 chili e un televisore da 65 pollici caricandoli su una carriola recuperata in spiaggia.

Da quando ha iniziato con la sua incredibile scia di colpi, ha via via cambiato strategicamente settore: prima il centro storico, poi l’adiacente Darsena di città, quindi il litorale e poi ancora il centro. L’8 luglio scorso, in concomitanza con il Jova Beach Party a Marina di Ravenna, coi negozi aperti fino a mezzanotte in centro, ha puntato verso l’area artigianale delle Bassette, alle porte della città, ovviamente deserta, arricchendo così agevolmente il suo già pingue bilancio con altri due colpi in altrettanti bar.

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