Va in gita sulle Ande, trentenne pavese disperso in Perù

laguna di Juchuycocha.
La laguna di Juchuycocha. (Fonte Wikipedia)

MILANO. – Dal 4 luglio non si hanno più notizie di Alberto Fedeli, ingegnere gestionale pavese che per i suoi trent’anni aveva deciso di prendersi un anno sabbatico partecipando come volontario a un progetto di cooperazione della onlus WeWorld in Perù. E proprio sulle Ande, dove era andato per fare trekking, si sono perse le sue tracce.

Nel Paese sudamericano era arrivato ad aprile, dopo aver lasciato il lavoro in una cooperativa di Gatteo, in provincia di Rimini, grazie al progetto europeo Aid Ue che permette a giovani volontari di fare esperienze all’estero. Ad Abancay aveva continuato a fare il suo lavoro di ingegnere gestionale aiutando WeWorld. Un modo per intervenire in prima persona per migliorare il mondo.

“Non lo conosco personalmente – ha spiegato all’ANSA il presidente della Onlus Marco Chiesara – ma ha certamente una grande passione per i diritti”. “Una persona dinamica che vuole essere parte del cambiamento verso la giustizia ambientale ed ecologica” è il modo in cui si è descritto lui stesso nel suo profilo linkedin, dove ha inserito la laurea triennale a Parma, quella magistrale a Pisa, dove ha fatto anche il servizio civile in Legambiente.

Si era preso ora qualche giorno libero ed era andato nella provincia di Urubamba. “La prima a dare l’allarme la sera del 5 è stata un’amica che lo aspettava e il 6 poi lo abbiamo fatto anche noi” ha spiegato Chiesara. Secondo il racconto di Lisa Abregu Arroyo, riferiscono i media locali, Alberto era partito alle cinque del mattino per andare alla laguna di Juchuycocha. Aveva portato con sé “solo il cellulare che risulta spento” ha spiegato il colonnello Julio Becerra aggiungendo che delle ricerche si occupa non solo “personale di polizia di Urubamba ma anche personale specializzato”, una trentina di persone in tutto, con l’aiuto di “una squadra di droni” e l’intenzione di rafforzare le ricerche con l’elicottero.

Alla notizia della scomparsa il papà è partito per il Perù accompagnato da un amico, ad accoglierli il personale della Onlus. Mamma e fratello sono invece rimasti a Pavia. “Sentiamo la famiglia, siamo in contatto con loro. Non sappiamo cosa sia successo, probabilmente si è perso. Le persone che lavorano con lui sono scosse e lavorano in ogni modo per aiutare a ritrovarlo”, ha aggiunto il presidente di WeWorld. Da inizio anno, ha spiegato Becerra, che è capo della Divisione investigativa criminale di Cusco, sono arrivate 112 denunce di persone disperse di cui restano due casi da risolvere, quello di una persona con problemi mentali e Alberto.

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