Il PP sulla legge sulla Memoria Democratica: “Con gli eredi del terrorismo non si può”

Alberto Núñez Feijóo, líder del conservador Partido Popular

MADRID — Dure prese di posizione del Partito Popolare spagnolo sulla ‘legge sulla Memoria Democratica’ promossa dal governo: il progetto, prossimo a essere sottomesso a votazione in Parlamento, è stato ultimato dopo un accordo con la sinistra separatista basca di Bildu. Condizione che i popolari considerano “inaccettabile”, come espresso dal loro leader Alberto Núñez Feijóo.

Negli ultimi giorni, i toni della principale formazione d’opposizione in materia si sono fatti sempre più intransigenti. L’occasione sono stati atti di omaggio a Miguel Ángel Blanco, il consigliere comunale di Ermua (Paesi Baschi) ucciso nel 1997 dall’ETA.

“Vediamo che gli eredi di quel terrorismo, pur senza averlo nemmeno condannato, sono ora quelli che intendono dettare i termini della Memoria Democratica. Qualsiasi legge redatta in queste condizioni non è né memoria né democratica”, ha scritto oggi Feijóo in una colonna pubblicata sul quotidiano conservatore La Razón. Tradizionalmente, la destra accusa Bildu di essere braccio politico dell’ex organizzazione terroristica.

Sabato, in un atto politico organizzato proprio ad Ermua, lo stesso Feijóo ha promesso che la legge promossa dai socialisti di Pedro Sánchez verrà “abrogata” nel caso in cui arrivasse al governo. La memoria, ha aggiunto, andrebbe intesa come “fattore di unità attorno a nobili valori comuni”, in opposizione alle “smemoratezze che cercano lo scontro e si basano sul risentimento”.

Quella della presunta connivenza tra il centro-sinistra e i movimenti della cosiddetta ‘sinistra abertzale’ (le formazioni separatisti basche attive in politica dopo la rinuncia alla lotta armata e lo scioglimento dell’Eta) è un argomento ricorrente dell’opposizione a Sánchez, che governa in minoranza. È altrettanto tradizionale il tentativo del Partito Popolare di farsi portavoce di tutte le vittime del terrorismo politico, pur essendoci idee divergenti sulla questione.

“Dobbiamo continuare ad impegnarci nella memoria, nel ricordo, nell’affetto verso le vittime, perché dobbiamo loro parte della nostra dignità come società”, sono state parole pronunciate domenica da Sánchez, nell’atto ufficiale di omaggio a Miguel Ángel Blanco tenutosi a Ermua. “La pace ci è costata molto dolore. Speriamo che quel dolore si trasformi definitivamente in una coscienza  collettivo indistruttibile che ci protegge sempre, sempre, sempre dal
violenza”, ha aggiunto.

La legge della ‘Memoria Democratica’ prevede misure di ‘risarcimento storico’ come dichiarare illegale il franchismo e gli atti di apologia, così come l’assunzione da parte dello Stato dei lavori per trovare i ‘desaparecidos’ della dittatura che ancora si trovano in fosse comuni. La norma ha suscitato ampio dibattito, trovando critiche anche in settori del socialismo, come quelle espresse dall’ex premier Felipe González. “Con Bildu non andrei da nessuna parte”, ha detto.

Redazione Madrid

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