MADRID — Sarà il Matadero di Madrid lo scenario in cui verrà lanciato ufficialmente ‘Sumar’, il nuovo progetto politico di Yolanda Díaz. Ad annunciarlo è stata la stessa vicepremier e ministra del Lavoro spagnola, con un video sui social. “Domani iniziamo il processo di ‘Sumar'”, ha detto. “Voglio invitare tutti e tutte. Sarà un giorno di allegria, di festa. Dopo l’evento, potremo stare insieme”. L’atto pubblico si terrà alle 19.30, si legge sul sito web sumarfuturo.info.
L’evento annunciato da Díaz è preceduto da mesi di indiscrezioni e rumor sugli obiettivi del suo nuovo progetto, con crescenti aspettative mediatiche: sono ormai sempre di più coloro che si chiedono se l’intenzione di Díaz sia quella di presentarsi con ‘Sumar’ come prossima candidata della sinistra alternativa al Partito Socialista alle politiche del 2023.
Ma, almeno fino al momento, la diretta interessata non ha mai confermato del tutto tale ipotesi, limitandosi a dire di voler far partire “un processo di ascolto dei cittadini” per delineare “il futuro del Paese”. E che deve ancora decidere se presentarsi alle elezioni, possibilità che comunque, ha aggiunto più volte, dovrebbe essere approvata attraverso delle primarie dagli elettori di riferimento.
Per il momento, ‘Sumar’ è stato presentato come una piattaforma di “dialogo”, che verrà affrontato da Díaz e suoi collaboratori con un “tour” per la Spagna. Un’iniziativa rinviata già una volta quando, con l’inizio dell’invasione russa in Ucraina, il governo dovette affrontare decisioni urgenti per mettere al sicuro il Paese da effetti imprevisti nell’immediato.
Uno degli interrogativi più comuni riguardo al progetto della vicepremier è quale sarà il grado di coinvolgimento di partiti di sinistra già esistenti, primo fra tutti Podemos, che lei stessa rappresenta nel governo. A domanda in merito di giornalisti, la segretaria generale del partito (nonché ministra dei Diritti Sociali) Ione Belarra ha detto che non parteciperà all’evento di domani, in quanto Díaz avrebbe chiesto che non ci siano partiti. “Ci è stato chiesto di non andare e non andremo”, ha affermato.
La vicepremier ha risposto a distanza poco dopo. “Non è vero che ho detto che non tutti i partiti ci sono. Faccio un appello affinché tutta la sua gente sia qui”, ha detto in conferenza stampa da Roma. Come sottolineato da diversi media, tra cui l’agenzia di stampa ad EFE, ad oggi Díaz sta puntando comunque a mantenere i partiti in secondo piano, prediligendo volti non noti.
La stessa Díaz ha affermato inoltre che il fatto di far partire ‘Sumar’ mentre a Madrid è in corso il Gay Pride ‘non è casuale’, perché la sua aspirazione è quella di creare una Spagna “inclusiva, femminista ed ecologista”.
Redazione Madrid