Pallanuoto: Grecia ko, il Settebello punta l’oro mondiale

Il settebello in azione (ANSA)

ROMA.  – Il Settebello campione del mondo in carica non intende cedere lo scettro e in una sfida dura e combattuta fino all’ultimo secondo si è imposto 11-10 sulla Grecia per conquistare la sua settima finale iridata, che andrà in scena domenica sull’Isola Margherita di Budapest.

Un match bollente per clima, 37 gradi, e atmosfera, spalti gremiti, ma soprattutto in vasca, dove pur stando sempre avanti la nazionale italiana non ha mai potuto distrarsi contro un avversario che ha confermato la sua caratura di vicecampione olimpico. E il valore della vittoria è confermato dalle parole del ct, Sandro Campagna, che a caldo ha definito “partita straordinaria” quella dell’Italia contro una “grandissima squadra”.

“All’inizio non davamo ritmo e in accelerazione eravamo pesanti, poi abbiamo ingranato e abbiamo gestito – ha spiegato ancora Campagna, che ha portato a Budapest una nazionale molto diversa rispetto a quella vincente di Gwanju -. Del finale è meglio che non parlo: potevamo gestirla con meno stress”. Gli ultimissimi minuti, in particolare, sono stati complicati, tra espulsioni, check al Var con infiniti conciliaboli tra i giudici.

Un rigore concesso alla Grecia e trasformato a 4” dalla fine ha portato il punteggio sull’11-10, quello finale ma che sembrava non si potesse dire mai definitivo.

La partita si è mostrata subito complessa da leggere e da gestire, ma il Settebello nonostante tutto è riuscito a chiuderlo con un doppio vantaggio, sul 4-2, quello che alla fine msi è rivelato decisivo, firmato da Iocchi Gratta e Bruni. Poi mper ben sei minuti l’orologio tricolore si è fermato, con tanti errori al tiro mentre la Grecia riusciva a pareggiare. Al quarto decisivo si è arrivati sul 7-6 per l’Italia, che in breve ha allungato per tornare a +2 sul 9-7.

Campagna, ammonito nel secondo tempo per proteste, ha capito che niente era scontato e tutto si sarebbe deciso nel finale. A 110 secondi dalla fine, la Grecia ha trovato la rete del 9-10, ma Di Fulvio ne ha súbito cancellato le speranze, ma non la tensione che si sciolta solo al fischio finale. “Si vedeva che avevamo una certa superiorità – ha chiosato Campagna -. Mi è piaciuta la maturità perché abbiamo accelerato quando dovevamo accelerare e gestito quando dovevamo gestire, pensando bene alla difesa. Dobbiamo correggere ancora qualcosa di gambe e di testa. Degli arbitri non parlo perché sono stato ammonito e alla fine ho rischiato tantissimo”. Tra 48 ore, il tecnico più vincente sarà al suo posto, a indicare la strada per un nuovo oro.