Nuova entrata in massa alla frontiera di Melilla: 5 morti in Marocco

La barriera di Melilla al confine con la Spagna
La barriera di Melilla al confine con la Spagna. EPA/BLASCO DE AVELLANEDA

MADRID — 5 morti e 76 feriti di cui 13 gravi. È questo il primo tragico bilancio di un nuovo tentativo di forzare la barriera che separa il Marocco dalla Spagna. Ed infatti, momenti concitati sono stati vissuti nell’enclave di Melilla. Tra 1.500 e 2.000 migranti si sono spinti fino alla barriera collocata sul confine, cercado un modo per superarla. Stando a quanto informato all’agenzia Efe dalle autorità locali, nel lato del Marocco sarebbero morti 5 migranti. I feriti sarebbero 76 feriti, di cui 13 assai gravi. Sarebbero 400-500 quelli che hanno provato a entrare sfondando uno degli accessi lì situati, e di questi almeno 130 ce l’hanno fatta, secondo le autorità spagnole. Poi, l’intervento delle forze dell’ordine di entrambi i Paesi ha permesso di riportare la calma, hanno riferito media presenti sul posto.

Quello di oggi è stato il primo episodio migratorio di rilievo dopo alcuni mesi di relativa calma. Un periodo marcato dall’inizio di “una nuova fase” dei rapporti bilaterali tra Marocco e Spagna, annunciato dai rispettivi governi dopo una lunga tappa contraddistinta da forti tensioni diplomatiche. E durante il quale, tra l’altro, è anche cominciata una progressiva riapertura delle frontiere terrestri comuni, chiuse oltre due anni fa quando iniziò la crisi del Covid.

Ma già da alcuni giorni, hanno spiegato fonti dal terreno, si stava registrando un certo fermento sul lato marocchino del confine di Melilla, dove le forze dell’ordine sono state impegnate più volte nel contenimento di gruppi di migranti che cercavano di avvicinarsi.

Poi, all’alba di oggi, ha avuto luogo l’episodio più significativo degli ultimi tempi. Circa 2.000 persone, secondo la delegazione del governo spagnolo nell’enclave, hanno iniziato ad avvicinarsi alla frontiera, e 1.500 sono giunte sin nei pressi della barriera. Dopo che una parte è riuscita a sfondarla, anche “utilizzando la violenza”, è partita la corsa di chi ce l’ha fatta per addentrarsi in territorio spagnolo. Le autorità del Marocco hanno cercato di contenere l’ondata usando anche la forza, da qui i cinque morti e i 13 feriti gravi. Video diffusi sui social mostrano grida e gesti esultanza da parte dei migranti appena entrati in Europa, molti di loro giovanissimi. Secondo le prime informazioni, diversi di loro sono sudanesi.

Intorno a 130 sono stati accolti in un centro d’accoglienza, mentre forze dell’ordine spagnole e marocchine si sono attivate per contenere il tentativo di entrata in massa. Alcune ore dopo, la zona era già tornata alla tranquillità. Secondo l’agenzia di stampa Efe, sul lato marocchino circa 1.000 persone sono state arrestate. In un aggiornamento delle autorità spagnole diramato dalla televisione pubblica spagnola, si rende noto che 57 migranti e 49 agenti della Guardia Civil spagnola hanno riportato ferite (di lieve entità nel caso di questi ultimi).

Prima della svolta nelle relazioni tra Rabat e Madrid, sia Melilla sia Ceuta l’altra enclave spagnola in Marocco, erano state teatro di diversi episodi migratori di questo tipo.

Redazione Madrid